1. Prime esperienze bisex


    Data: 14/08/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: Maurocollant, Fonte: Annunci69

    ... ci davamo le spalle.
    
    Una volta chiesi a Marco se potevo segarlo io e credo che la cosa gli sia piaciuta in modo particolare, viste le sensazioni di piacere che si dipingevano sul suo viso, fino all’intensità del momento della sborrata finale.
    
    Ovvio che poi gli chiesi di contraccambiare al piacere manuale e che fosse lui a segarmi, provai anche io per la prima volta quel sottile senso di estasi che dà l’essere segato.
    
    Di sicuro il mio desiderio rimaneva quello di ripetere quel primo bacio al suo cazzo, pagato come pegno, e che ora volevo potesse diventare una piacevole abitudine così come lo era quella quotidianità della sega in compagnia.
    
    Glielo chiesi esplicitamente: “Marco mi lasci che te lo bacio ancora come l’altra volta?”
    
    “Se vuoi fai pure” rispose
    
    Mi chinai sul suo cazzo duro e glielo baciai, ma non un bacio solo, lo coprii di baci; le mie labbra giravano su quell’asta dura e continuavano ad appoggiarsi su essa per lasciare il mio bacio.
    
    “Ti piace?” chiesi
    
    “Sì mi piace continua” mi disse in estasi perché probabilmente quel tocco delle labbra era migliore della mano che segava il suo cazzo bella e duro.
    
    Un po’ lo baciavo un po’ lo segavo e poi….. poi decisi di leccarlo, non ci pensai, forse, ma il gesto venne naturale, desiderato, mai immaginato, ma ora reale, piacevolmente reale.
    
    Sono sicuro che Marco gradì quell’attenzione, perché bastarono due movimenti con la mano perché schizzasse tanta di quella sborra che non gli avevo mai visto ...
    ... schizzare fino a quel momento.
    
    Un po’ mi arrivò in viso, e questo mi provocò un certo disgusto, ma il piacere che avevo provato era stato sicuramente maggiore.
    
    Quella volta la cosa finì là, non gli chiesi di contraccambiare, anche se la voglia era tanta di sentire la stessa sensazione di piacere che gli avevo dato, baciandoglielo e leccandoglielo.
    
    Fui lui il giorno dopo a chiedermi se poteva farlo anche lui, che meraviglia di domanda, come potevo dirgli di no, anzi, la cosa aveva un aspetto piacevole ed interessante, perché avremmo potuto cambiarci di continuo il piacere facendo durare il gioco più a lungo possibile.
    
    Fu un pomeriggio che ricordo ancora adesso, anche se sono passati più di quarant’anni. Perché starcene nudi, nel tappeto del salotto di casa sua, a leccarci e baciarci il cazzo fu solo l’inizio di quel bellissimo pomeriggio.
    
    Ai baci ed alle leccatine seguirono anche delle inesperte succhiate, ci contraccambiavamo il piacere del pompino avendone solo sentito parlare in modo osceno, ma senza mai averlo visto fare neanche sui giornaletti che rubavamo in edicola.
    
    Per un po’ erano mie le attenzioni al suo cazzo e poi era lui a dedicarsi al mio, era necessario interrompere quell’alternarsi bocca cazzo perché non volevamo che succedesse che uno dei due venisse in bocca all’altro, così la pausa che segnò la fine del primo tempo… fu segarci, usando ancora il vecchio sistema della mano e reciprocamente ci portammo alla sborrata.
    
    Dopo un po’ la voglia ...