1. Mia figlia Monica


    Data: 14/08/2018, Autore: mimma_goose, Fonte: RaccontiMilu

    ... duro. Quando mi montava l’erezione, l’unico modo per farmela passare era venire, per cui anche se lei non mi faceva niente ero sempre eccitato e pronto.
    
    La feci venire un’altra volta, poi le chiesi di sedersi proprio davanti alla mia bocca e di aggrapparsi alla spalliera del letto.
    
    Questa volta avrebbe avuto un orgasmo più forte: le avrei leccato e succhiato il clitoride. Venne come previsto, e poco ci mancò che crollasse sul letto esausta.
    
    Delicatamente la feci sdraiare sul letto.
    
    ‘ Nessuno te lo aveva mai fatto, vero?
    
    Lei era ancora nel mondo dei godimenti, ma fece di no con la testa.
    
    ‘ Lo avevo capito quando ti sei irrigidita. Ti &egrave piaciuto? ‘ chiesi mentre percorrevo il suo profilo con il dorso di un dito.
    
    ‘ Oh, papà’ ‘ disse, che finalmente aveva ritrovato la voce, ma ancora piuttosto roca. ‘ I ragazzi non mi hanno mai toccato a quel modo. Non mi toccavano affatto. Si limitavano a venire con un pompino e per me non c’era altro. Io non godevo mai. E quando mi tocco io con le dita, non godo così.
    
    ‘ Bene, perché questo &egrave solo l’inizio.
    
    Ripresi ad accarezzarla, dal collo ai fianchi, dai fianchi alle gambe, poi sul seno scivolando sul ventre e poi all’inguine.
    
    ‘ Questi dovranno sparire. Domattina ritorneremo al centro commerciale e andrai dall’estetista per una depilazione totale. Così sarà più facile tenerti pulita. Come vedi anche io mi sono depilato dappertutto.
    
    Poi infilai un dito dentro la sua fessura per saggiarne l’umidore. ...
    ... Era più che pronta.
    
    ‘ E lunedì andrai dal dottore e ti farai prescrivere la pillola. Voglio godere ancora di te e voglio farlo per sempre, ma soprattutto non voglio dovermi preoccupare che tu possa restare incinta.
    
    ‘ Va bene papà. Come vuoi tu.
    
    Ma lo disse con un tono davvero triste.
    
    ‘ Che c’&egrave? Perché sei triste, ora.
    
    Stava quasi per piangere.
    
    ‘ Oh, papà’ non vorrei prendere la pillola’ io voglio poter restare incinta di te’ io ti amo’ voglio sentire il tuo bambino che mi cresce dentro’ voglio poter darti dei figli’ Perché vuoi farmi prendere la pillola? Io voglio che tu possa ingravidarmi’
    
    La abbracciai stretta a me.
    
    ‘ Amore mio’ anche io vorrei tanto’ ma sei troppo giovane’ e poi le cose con mamma non vanno bene. Se restassi incinta adesso capirà subito che sono stato io a farlo. Dovremo aspettare. E poi, vai ancora a scuola’
    
    ‘ Non mi interessa, papà. Io voglio che tu mi ingravidi’
    
    ‘ Lo farò, amore mio ‘ insistetti io. ‘ Ma non ora. E poi, anche se ti venissi dentro non &egrave detto che tu rimanga incinta subito.
    
    Alla fine riuscii a convincerla ad aspettare qualche anno ancora.
    
    Ricominciai ad accarezzarla ovunque. Ci baciammo languidamente, assaporandoci a lungo. La mia mano corse di nuovo giù al suo inguine e infilai un dito dentro di lei e lo impregnai coi suoi umori. Quando lo tolsi un filo di bava ci rimase attaccato.
    
    Lo avvicinai alla sua bocca.
    
    ‘ Assaggia il tuo sapore, amore. &egrave dolce e delicato. Sono sicuro che ...
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