1. L'Elementalista ( 2 di 8 )


    Data: 13/08/2018, Categorie: pulp, Autore: Hermann Morr, Fonte: EroticiRacconti

    II
    
    Dormiva il sonno dei vincitori sotto il sole pomeridiano, dopo l'impresa che aveva compiuto gli sembrava che nulla potesse più andare male quel giorno, nessuno l'avrebbe disturbato mentre prendeva la tintarella integrale. Nessuno.
    
    " Tò guarda che bel fungo ho trovato ! "
    
    Il peso sulle gambe e un vocione da contralto gli fecero capire che aveva sbagliato i conti, lo richiamarono al mondo. E per fortuna che non era sonno profondo, sbarrò gli occhi e scattò su, per quanto permettevano gli addominali da tempo impigriti.
    
    Una cicciona negra sorridente era inginocchiata davanti a lui, sulle sue caviglie, e stringeva nella destra il suo attrezzo, una stretta morbida in verità.
    
    Sembrava la Mami di Via col Vento, col naso largo, gli occhi a palla, i capelli ricci coperti da un fazzoletto annodato. Tutto decorato con un intrico di virgole gialle e ocra, come il camicione che indossava, una di quelle tuniche manicate dell'Africa Occidentale. La scena era talmente inaspettata che gli ci volle tempo prima di trovare la parola. Quella intanto non sembrava intenzionata a mollare l'osso.
    
    " Ooooh ti sei spaventato, mi spiace, ho visto questo bel ragazzo che dormiva nella mia pineta e non volevo disturbare il suo sonno. "
    
    " Però lo ha fatto, signora, ma prima non potrebbe.. mmm.. lasciarmi andare ? "
    
    Certo, aveva già tradito la moglie poco prima, però non era un motivo per rifarlo subito, e comunque tradire con una donna vera gli sembrava più grave.
    
    " Eppure il ...
    ... tuo amico qui non sembra della stessa opinione.. "
    
    Non mollava e anzi strisciando sulle ginocchia si avvicinava di più.
    
    La sua pineta aveva detto ? E quella voce innaturale che parlava un italiano perfetto, privo di inflessioni. Un brivido freddo e un malessere nel fondo della pancia. Un' altra di loro !
    
    E tutto nel suo aspetto e modo di fare riportava all'elemento Terra.
    
    " Sei proprio così spaventato ? Guarda, non sono malintenzionata. "
    
    Si portò più avanti di fianco a lui, lasciando finalmente la presa, ma posandogli la mano al'altezza dell'ombelico, era come essere trattenuto a terra dalla zampa di un elefante.
    
    Dalla manica sinistra del camicione rotolarono fuori dei cioccolatini e lui non ebbe più dubbi su cosa avesse davanti. Avrebbe persino potuto pronunciare il suo nome, ma l'avrebbe innervosita, non sarebbe stata una cosa furba. Non era nemmeno furbo contrariarla, scartò uno dei cioccolatini e si mise a masticarlo cercando di sorridere. Come s'era detto, loro sono molto più forti di un essere umano, ma quelle legate alla Terra sono il peggio, sottrarsi con la forza alla sua presa era impossibile, picchiarla sarebbe stato come prendere a pugni una parete di granito.
    
    Sapeva anche troppo bene quali fossero le sue intenzioni, voleva cavalcarlo, salirgli sopra. All'inizio sarebbe sembrato normale, ma con il piacere il suo peso sarebbe aumentato fino a diventare quello di una montagna. Stava per finire come una formica schiacciata.
    
    Eppure in quel ...
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