1. La mia prima volta in un cinema porno (segue)


    Data: 13/08/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: luisacasalinga, Fonte: Annunci69

    ... di togliermi uno dei mocassini che indossavo. Lo tolsi e mi iniziai a massaggiare il piede, risistemandomi la calza, dopodiché non rimisi completamente la scarpa lasciando il piede quasi completamente fuori; la luce era ancora accesa e si notava chiaramente il tallone rinforzato del nylon.
    
    Solo dopo capii che io non me ne ero accorto, ma qualcuno aveva notato la scena.
    
    Ricomincia il film e si spegne la luce. Nel frattempo capisco che devo assolutamente andare in bagno: avevo trattenuto la pipì per evitare di andarci ma ora non riuscivo più a resistere.
    
    Mi alzo e vado. Quando entro mi assale un odore non certo piacevole ed anche le condizioni igieniche lasciavano molto a desiderare. Cerco di non entrare dentro un bagno chiuso e mi dirigo verso un urinatoio. Mi slaccio la patta e cerco di farla ma avendola trattenuta troppo non è stato immediato. Mentre cercavo di finire entra un uomo sui sessant’anni vestito in maniera abbastanza curata per il posto dove ci trovavamo. Pur essendoci solo noi due e tutti i bagni liberi, lui si mette accanto a me; la cosa mi colpisce e capisco chiaramente che non è una coincidenza. Mentre mi riallaccio i pantaloni lui mi guarda e mi chiede: “vuoi dei soldi?!?”
    
    Io lo fisso stupito… tutto mi immaginavo ma non una domanda del genere! Con un filo di voce gli rispondo: “che vuol dire se voglio dei soldi???”
    
    Lui finisce di pisciare e mi risponde: “Io ho 66 anni, tu ne avrai almeno 30 meno di me!”
    
    “Si, rispondo io, ho 30 anni meno ...
    ... di lei ma questo che c’entra?!?”
    
    “Sei un travestito???” mi chiede.
    
    “No non sono un travestito, mi pare abbastanza evidente!”
    
    “E allora perché hai le calze da donna sotto i pantaloni?!? Ti ho visto prima in sala, appunto ti ho seguito in bagno”
    
    “Le metto perché mi piace indossarle, mi eccita, ma non sono un travestito né uno che chiede soldi!”
    
    “Peccato” risponde lui.
    
    “Scusi ma perché peccato?!?” chiedo io.
    
    “Perché se chiedevi soldi ci potevamo mettere d’accordo, invece così io non ti posso chiedere nulla!”
    
    “Io non chiedo soldi! Non è una cosa che mi interessa…!”
    
    “Va bene ho capito. Scusami se ti ho importunato”
    
    “Di nulla, non mi ha importunato. Ma posso sapere cosa avrebbe voluto chiedermi?!?”
    
    “Dipende da quanto chiedevi. Sono un pensionato e non posso permettermi spese folli!”
    
    “Ma le ripeto che non chiedo soldi! Non sono un marchettaro…”
    
    “Me le faresti vedere le calze che porti?!?”
    
    “Ma le ha viste prima in sala altrimenti come potrebbe sapere che le indosso?”
    
    “Si, ma vorrei vederle meglio e vedere come ti stanno addosso!”
    
    “E dove vorrebbe che gliele facessi vedere?!?”
    
    “Anche qui al bagno. Di la è buio e non si vede niente!”
    
    Io ero come drogata… non mi rendevo conto assolutamente della situazione nella quale mi trovavo né tantomeno del degrado del posto nel quale stavamo. Continuavo a rispondere a quell’uomo molto maturo ma al contempo molto educato, mentre qualsiasi persona razionale sarebbe andata via.
    
    Alzo per quanto ...