1. Furia cieca. prima parte.


    Data: 06/08/2018, Categorie: Scambio di Coppia Autore: Honeymark, Fonte: Annunci69

    ... Infila pure le dita tra le natiche e cercalo.
    
    Alberto seguì le mie istruzioni, mentre Angela si sforzava a non irrigidire il culo. Sicuramente non le era mai capitata una situazione del genere. Lo lasciai scrutarle le intimità posteriori, poi lasciò il culo accarezzandolo e risalì la schiena. Ascoltò la pelle, passò sulla spina dorsale, accarezzò le spalle, massaggiò il collo.
    
    - Ora puoi girarti, – disse ad Angela,
    
    E lei, con calma e con un certo imbarazzo, si girò. Mi guardò in faccia e la rassicurai.
    
    - Vai bene così. – Le dissi.
    
    - Puoi fermarmi quando vuoi, – aggiunse il mio amico.
    
    Ma lei lo lasciò andare avanti. E lui ricominciò dai piedi, studiandoli con acuta dedizione. Gli piacciono piedi e caviglie.
    
    Poi risalì le gambe e arrivò alle cosce. Presi le caviglie di Angela e le allargai delicatamente le gambe.
    
    - Non puoi vedere il sesso – dissi all’amico, – ma puoi toccarglielo. È lì per te.
    
    Alberto titubò un po’, in attesa del diniego di Angela, che però lasciò fare trattenendo il fiato. Accarezzò gli inguini sfiorando il sesso con l’esterno delle dita, poi finalmente le prese dolcemente in mano la figa. Angela sussultò.
    
    - Problemi? – Chiese Alberto.
    
    Angela fece cenno di no e io dovetti dire all’amico che aveva scosso la testa.
    
    Quindi Albergo si godette la figa, senza palparla né masturbandola, solo per sentire come erano fatte le sue grandi e piccole labbra.
    
    Quando lasciò la figa, Angela fece un profondo respiro. Alberto passò a ...
    ... studiare i fianchi. Lisciò il ventre piatto. Ascoltò le ossa del bacino per comprenderne le proporzioni. Studiò bene l’ombelico e poi, finalmente, passò alle tette. Capì subito che erano perfette, perché reggevano la misura anche senza reggiseno.
    
    - Una quinta, – disse Alberto esagerando un po’. – Una quinta davvero superba.
    
    Angela si trovava più a suo agio mentre lui le accarezzava le tette e infatti Alberto indugiò a lungo, accarezzandole dal basso all’alto facendole scivolare nel palmo, le palpò con la giusta pressione e studiò i capezzoli per capirne la grandezza. Alla fine, con malincuore, andò avanti. Accarezzò le spalle per comprenderne i volumi, fasciò il collo per valutarlo e infine passò a studiare il viso. Passò con le dita anche sulle labbra per sentire se sorrideva.
    
    - Rilassati, – le disse, sentendola tesa. – Ho finito.
    
    Si alzò, tenendo i contatti col divano per sapere dove stava. Anche Angela si alzò piano, si avvicinò a lui e lo baciò sulle guance. Lui sorrise e le accarezzò i fianchi.
    
    - Purtroppo dobbiamo andare, – disse la mia amica.
    
    Si rivestì prendendo i vestiti da dove li aveva deposti. Alberto si sedette soddisfatto.
    
    - Vi ringrazio ancora per il bellissimo regalo, – disse, pensando di guardare me. – Hai una donna fantastica. E non parlo solo di bellezza.
    
    Una volta usciti, chiesi ad Angela dove doveva andare, dato che aveva tanta fretta.
    
    - A letto con te, – rispose risoluta. – Tutto questo mi ha eccitata da morire. E credo che abbia ...
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