1. Furia cieca. prima parte.


    Data: 06/08/2018, Categorie: Scambio di Coppia Autore: Honeymark, Fonte: Annunci69

    Furia cieca
    
    1.
    
    L’aspetto più singolare di questa storia è che è assolutamente vera. Suggerisco pertanto di leggerla sapendo che è accaduto davvero tutto così.
    
    Altrimenti in certi tratti potrebbe sembrare un’esagerazione della fantasia. Ma non è così. Spesso è la realtà a essere poco credibile.
    
    Ho un amico, un ex compagno di scuola, che non vede più. È diventato cieco per un male che progressivamente gli ha rovinato la retina. Ma è anche una delle menti migliori che io conosca. Forse la natura ha voluto compensare così. Basti pensare che scrive libri di altissimo livello. Se io amo scrivere romanzi, lui scrive testi comparati di critica sociale, di storia contemporanea, di ricerca nella pubblica amministrazione.
    
    Se per scrivere ha una dotazione fantastica di strumentazione informatica adatta ai non vedenti, la ricerca può farla solo con l’aiuto di un altro. E io l’aiuto spesso.
    
    L’aspetto più curioso è che è sempre pieno di donne. Lui dice che ufficialmente sono delle assistenti volontarie che lo aiutano come me a fare ricerca, ma so che il rapporto va ben oltre a quello professionale.
    
    Non so cosa faccia alle donne. Certo è bello e, in contrasto con il suo male, alto e robusto. Porta occhiali leggermente ambrati «per non essere violento come se ti guardasse con gli occhiali neri». Ma deve essere con la sua forza mentale che riesce a sedurre le sue donne.
    
    Un giorno gli presentai un’amica e lui, una volta soli, mi chiese come fosse fatta.
    
    - Alta, – ...
    ... risposi. – Bella, un culo da favola e un paio di dette da concorso.
    
    Sapevo che a lui piacciono le tette grosse.
    
    - Misura? – Chiese, riferendosi appunto alle tette.
    
    - Quarta, forse quinta. Stanno su da sole. Ha una trentina d’anni.
    
    - Come si chiama?
    
    - Angela.
    
    - Mi piacerebbe conoscerla meglio.
    
    Non dissi nulla. Non sapevo mai cosa dirgli quando si parlava di donne.
    
    Una sera però, dopo aver scopato con Angela, le feci una proposta indecente.
    
    - Ricordi il mio amico non vedente?
    
    - Alberto? – Disse.
    
    - Sì, lui. Vorrebbe vederti nuda.
    
    - Poverino… – Commentò. – Per lui mi spoglierei volentieri…
    
    Risposta quasi scontata, sapendo che era cieco.
    
    - Un modo ci sarebbe per farti vedere da lui, – aggiunsi.
    
    - E quale? – Domandò scettica.
    
    - Ti spogli e ti lasci «guardare» con il sistema Braille…
    
    - Braille? – Ripeté. – Ma non è il sistema di lettura per ciechi che si fa con le mani?
    
    - Esatto, con le dita per la precisione. Ma in questo caso lui passerebbe palmo a palmo con le mani sul tuo corpo nudo, così si farebbe un’idea di te…
    
    Rimase senza parole.
    
    - Cioè mi palperebbe? – Disse poi guardandomi severa.
    
    - No, ti accarezzerebbe. Quanto basta per sapere come sei fatta.
    
    Mi meravigliai anch’io di quanto le avevo proposto, perché fino a quel momento non ci avevo mai pensato. L’intenzione era dire al mio amico che mi era venuta una grande idea, ma che non aveva funzionato.
    
    - Quando vedeva almeno delle ombre – aggiunsi, – mi chiedeva di ...
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