1. Chopin


    Data: 05/08/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Sensazioni Autore: Pickingyourmind, Fonte: RaccontiMilu

    ... mentre suoni, percorrendoti seduto dietro di te.
    
    Sei il mio strumento e ascolto il tuo vibrare.
    
    Le dita scendono sul tuo pube, peluria soffice e rada, lo sfiorano, mentre esegui un difficile passaggio.
    
    Le tue cosce rapiscono la mia mano, prendendomi strettamente: stavolta non sbagli, nonostante ogni mio tentativo.
    
    Ed allora, imperterrito e tedioso, infilo una dopo l’altra le mie dita dentro di te nel tuo sesso burroso, caldo, remissivo, accogliente.
    
    Entrambe le mani a cercarti …dieci insidiose tentazioni tentacolari a distrarti.
    
    E, stavolta, ti perdi nei diesis e nei bemolli, reclinando testa e collo. Offrendomi la tua dolcezza.
    
    Smetti di suonare; tolgo le dita dal tuo scrigno prezioso, sono umide quanta basta.
    
    Ti sollevi dallo sgabello e ti volti verso di me, abbandonando la vista del tuo leggio.
    
    Le mie mani corrono sui tuoi fianchi e ti fanno indietreggiare, sui tasti ti poso dolcemente.
    
    Accordi cacofonici multipli dovuti al tuo corpo, mentre faccio scivolare via i vestiti.
    
    Resti nuda con il fondoschiena spinto verso il pianoforte. Ginocchia e caviglie sollecitate da una posizione da me imposta: i tuoi piedi sullo sgabello, le cosce divaricate, le ginocchia flesse.
    
    In piedi, affondo dolcemente poco per volta il mio sesso nel tuo; risuoni dentro e fuori, ogni colpo, ogni movimento, un suono diverso:
    
    Lento, adagio, con brio, forte; strumenti accordati per un unico fine: il piacere.
    
    Le tue mani appoggiate ai lati del piano, le braccia ...
    ... distese all’indietro; il tuo capo reclinato per godere del piacere. Mugolii, alternati dalle note che il tuo sussultare provoca. Entro dentro di te con gioiosa preponderanza, con decisione ed impeto, soggiornandovi con dolcezza.
    
    I nostri umori si mescolano, facendoci scivolare l’uno nell’altra, senza fine. Continuamente, per cercare un silenzio che sia fatto solo del nostro calore e di null’altro.
    
    Esausti, ti accolgo fra le mie braccia ed usciamo dalla casa, dirigendosi al mare …
    
    Sabbia di consistenza compatta, la troviamo camminando sulla spiaggia, assieme.
    
    Ho ancora il suono del Notturno di Chopin che fuoriusciva da quel pianoforte affascinante, che girovaga nei miei pensieri.
    
    Per terra, conchiglie; ovunque, di ogni tipo, come non si trovano più sulle spiagge frequentate dai turisti affamati di ricordi.
    
    Lascive onde alle caviglie, ritmiche, carezzevoli, sensuali, dispettose; frammenti di alghe appiccicose ed umide che si depositano beffarde, segno di una pregressa tempesta notturna, ci ammorbidiscono il passo affondandoci dentro.
    
    Acqua che scava, ruba la sabbia sotto i nostri stessi passi. Sento la tua sete di me; mi avvicino con la mano alla tua nuca e prendo il collo dentro il mio palmo. Ho le mani grandi e le uso come meriti.
    
    Il pollice risale fino ai capelli corti, seguendo la tua pelle asciutta di sale e baciata dalla brezza.
    
    Sorridi e pensi: “Non potrei non socchiudere le palpebre, concentrandomi solo sul tocco dei tuoi polpastrelli”
    
    Sei ...