1. Chopin


    Data: 05/08/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Sensazioni Autore: Pickingyourmind, Fonte: RaccontiMilu

    Primo inverno, squarcio di mare in una serata stellata. Un viale alberato dai ciottoli chiari.
    
    Il portone chiaro, al centro una pesante maniglia di ottone rotonda. La chiave è sotto lo zerbino, come mi dicesti.
    
    Entro. Un grande salone, i pavimenti in parquet di rovere chiaro; le tende sono di broccato verde applicate alle finestre di legno bianco.
    
    Arrivano note armoniose: provengono dalla stanza attigua. Un incedere sicuro su tasti.
    
    Mi avvicino, osservo te: la mia pianista dispettosa.
    
    I capelli sono corti, castani, quasi ricci; ai lobi piccoli pendagli di oro chiaro con fuochi di luce al centro.
    
    Il collo nudo. Al polso destro un abbraccio di fili di oro bianco sottili che lo impreziosisce.
    
    Indossi un frac a coda: nero, elegante e seducente.
    
    Giro intorno al nero strumento a coda e ti osservo meglio. Sotto intravedo una camicetta bianca, vaporosa con piccoli bottoni madreperlati dai riflessi cangianti; una farfalla adeguata al vestito elegante, audace vezzo femminile.
    
    I piedi sono arricchiti da alte decolleté di vernice nera e lucide calzate su chiare calze impercettibili alla vista.
    
    Ti muovi virtuosa deliziando il mio udito.
    
    Adori sedurmi con il suono: suonare uno strumento, come ami fare, come amo fare.
    
    Ottava dopo ottava, ritmi lenti e veloci, alternati con maestria sensuale.
    
    Mi perdo, volando assieme a te, sulle ali della musica, di fantasia in fantasia.
    
    Di fronte ai tasti chiaroscuri guardi lontano, oltre lo spartito, una ...
    ... finestra luminosa, immensa, da cui ammirare la natura del mare: onde placide, flutti imperiosi, spiaggia umida e compatta per le piogge pregresse del mattino; orme di animali notturni e null’altro.
    
    Le mie mani sulla tua nuca, ti sfioro.
    
    “Non distrarti” ti sussurro al lobo sinistro, avvolgendoti il collo con il mio viso …
    
    “Non sbagliare nota, dovresti ricominciare da capo” ti sorrido continuando, con tono sensuale, a parlarti.
    
    Risalgo i tuoi capelli, pervasi delle mie dita, entrambe le mani ti avvolgono e ti cercano …
    
    Guance, mento, collo. Spalle tornite percorse ai lati, disturbando il tuo deliziarmi di suoni; capacità, la tua, affinata dalle ore passate a studiare, ad esercitarti, a donarti alla musica.
    
    E, per ogni errore, riparti sbuffando, con puntiglio e perfezione che ti rende una deliziosa pianista.
    
    I suoni: il tuo nettare; ne ricevi nutrimento, ne vivi. La musica, vive di te. E, di te, respira.
    
    Continua mia Musa, imperterrita, sedotta dalle mie distrazioni ma decisa ad eseguire, senza errori, la partitura che hai davanti.
    
    Sbottono la camicetta e colgo il calore dei tuoi seni, sfioro i capezzoli.
    
    Ottave che si impennano, brividi, cosce che fremono, caviglie che si muovono decise per comandare i pedali.
    
    Li strizzo con dolcezza, spremendoli come un papavero di cui scoprire il colore.
    
    Purpuree le tue gote, rossori sul tuo collo. Continuo.
    
    Bacio i tuoi lobi e le mani scendono sulla vita, sul tuo ventre …
    
    Sento il movimento della musica, ...
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