Per patrizia 1 - Racconti Erotici

Per patrizia 1

... lettura del tasso di umidità ma su quell'assaggio decisi di soffermarmi a lungo. In lungo.

E in profondità.

Mi premurai di non trascurare nessun angolo.

La mia sete cominciava a placarsi ma l'incedere dei gemiti incontrollati di Patrizia mi fece capire che era giunta l'ora di farsi una buona sorsata di nettare.

Usai i petali delle grandi labbra come rotaie per la mia lingua sino alla fermata del piccolo bottone che, sino a quel momento, avevo trascurato un poco.

Quando mangio i miei piatti preferiti mangio per ultime le cose che mi piacciono di più. Così mi trovai tra le labbra quel clitoride ormai in fase di eruzione.

Era l'ora di abbattere il Boss. Conoscevo le mosse segrete: una combo di azione delle labbra, lingua e via al risucchio.

A quel punto il capitolo è scritto. Patrizia non fu da meno.

Le convulsioni delle sue cosce mi fecero da avvisaglia per portare la mano sotto il suo fiore.

I gemiti e i respiri si fermarono per un attimo interminabile.

Silenzio.

Tremolìo delle gambe incontrollato.

Un fiotto colpì il mio palmo dando il via al mio via vai tra la mia mano, le sue labbra e il bottoncino.

Ne volevo di più e ogni tanto tornavo a stimolarlo.

Patrizia non si reggeva più in piedi e sedendosi sulla poltrona mi impose di smorzare la mia ingordigia.

Non so quanto attesi che si riprendesse so solo che le sue prime parole furono: "cosa fai lì? Non vedi cosa hai combinato al pavimento?"

Intimò solo "Direi che tu debba ripulirlo" mentre si dileguò in bagno...

Capii che quello era stato solo il preludio di una mattinata indimenticabile..