1. Desideri proibiti


    Data: 18/10/2017, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Sensazioni Autore: Sottosopra, Fonte: RaccontiMilu

    ... come una scolaretta che &egrave stata appena sgridata. Quanto mi eccita quella visione e allo stesso tempo sento scorrere tantissima tenerezza. Avrei voluto fare l’amore con lei, guardarla negli occhi, sentire il suo respiro, vedere il viso sformato dalle smorfie dell’orgasmo. Andrà diversamente, ma va bene così. Mi piego su di lei. Le alzo la testa e poi le passo il pollice sulle labbra, aprendole ed infilandoglielo in bocca. Giulia inizia a succhiarlo immediatamente, guardandomi con occhi docili. Lo estraggo e lo asciugo sul suo capezzolo sinistro e poi strizzandolo fino a farla gemere. Prendo il nastro isolante nero, ancora fuori posto dopo i collegamenti elettrici, e le avvolgo i polsi dietro la schiena, bloccandoglieli completamente. ‘Tanto le mani non ti serviranno adesso’. Sfilo il preservativo e le paro il mio cazzo pulsante in faccia, tirandola a me con una mano. ‘Ora fammi vedere quanto sei brava a succhiarlo, troietta’. Giulia non aspetta una secondo, lo prende in bocca senza fronzoli ed inizia a pompare con gran foga. Quanto &egrave diverso da poco fa. Prima era una toccatina qui e una leccatina lì per suscitare desiderio, ora dalla soddisfazione di tale desiderio sembra dipendere la sua vita. “Avanti che sei più brava di così. Vai fino in fondo, da brava puttanella’ la incito ed inizio a spingerle la testa forzandole il mio cazzo in gola. Giulia si ritrae tossendo, ...
    ... forse un conato di vomito forse un accenno di soffocamento. La sua bocca ed il mento sono ricoperti di saliva, fattasi densa per il duro lavoro e odorante maschio. Le faccio tirare fuori la lingua e le sbatto ripetutamente il membro contro, massaggiandomi il frenulo. La uso per masturbarmi e le cospargo la faccia della sua saliva, usando il cazzo come pennello. Adoro l’idea che Giulia odori di me e marchio il territorio da animale. Deve sentirsi mia. Mi sposto lentamente alle sue spalle ed impugno il taglierino metallico. Inizio a far scorrere la lama dalla riga del sedere lungo la colonna vertebrale lasciando una sottile riga bianca sulla sua pelle chiara che presto so diventerà rossa. Giulia sussulta. Vado a cingere il suo corpo col mio e non posso fare a meno di respirarla nuovamente e baciarla dove nuca e schiena s’incontrano. Le porto una mano sul collo a stringerla con la giusta decisione. L’altra mano appoggia il metallo freddo della lama sul suo capezzolo destro. Sento il suo respiro farsi più veloce. Vado a stuzzicarla con la punta del taglierino, la sento dimenarsi, non so se di piacere o fastidio, nonostante cerchi di trattenersi. ‘Ora facciamo un giochino’ le sussurro. ‘Io ti faccio delle domande e tu mi rispondi. E se racconti cazzate finisce male. Capito?’ ‘Sì Signore’ risponde annuendo. ‘Prima però devo procurarmi un paio di cose, quindi intanto rimani qui da brava’ 
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