1. Sedotto!


    Data: 23/07/2018, Categorie: Anale Hardcore, Gay / Bisex Autore: aramis45, Fonte: xHamster

    ... chiese in francese.
    
    “Naturalmente,” risposi in francese.
    
    “Mi piace la tua barbetta a punta,” bisbigliò. “E hai anche un gran sorriso, io non mi rado, non ho cominciato ancora.” aggiunse.
    
    “Non mi avresti potuto imbrogliare” ridacchiai di nuovo.
    
    “Tu pensi che io stia scherzando, non è vero?” chiese.
    
    “Sul fatto di radersi?” chiesi e lui rise come me.
    
    “Hai un ragazzo?” chiese.
    
    “Chi ti dice che io sia gay?”
    
    “Io so che lo sei, ti ho visto con un altro ragazzo molte volte l'anno scorso e so dove abiti.” “Stai facendo dello stalking?” chiesi ridacchiando.
    
    “Ti piaccio?”
    
    “Non ti conosco”
    
    “Pensi che io sia bello? Io penso che tu sei veramente bello,” bisbigliò.
    
    “Sicuramente lo sei,” risposi.
    
    “Mi insegnerai a baciare?”
    
    “Non credo alle mie orecchie.”
    
    “Per favore, non sto scherzando, penso che sei bellissimo,” mormorò.
    
    “L’hai mai fatto?” chiesi, non potevo credere a quello che stavo chiedendo al bel ragazzo. “Non ancora,” rispose.
    
    “Così, hai un ragazzo?” chiese.
    
    “No.”
    
    “Quel ragazzo con cui ti ho visto tante volte l’anno scorso era il tuo ragazzo?”
    
    “No, beh, lo era, ma ora non lo è più, la nostra storia è finita,” borbottai frustrato e trovandomi a fissare l'inguine del giovane.
    
    Mi appoggiai alla vetrina delle sigarette e misi una mano sul mio inguine. Tom avanzò e mise la sua mano sul suo inguine. Sorrise da orecchio ad orecchio. ‘Cosa cazzo sto facendo?’ mi chiesi sentendo che il mio cazzo si contorceva.
    
    “Fa veramente ...
    ... freddo, eh?” disse Tom chiudendosi il colletto e spingendo i pugni nelle tasche dei pantaloni mentre si avvicinava a me.. “Fa veramente freddo,” mormorò. “Cammina più veloce,” dissi tremando.
    
    “Togliti la giacca,” dissi togliendomi la mia mentre fissavo il suo inguine che formava una protuberanza sempre più grossa.
    
    “Mi piace la tua casa.” disse a bassa voce fissando la mia protuberanza.
    
    “Torno subito,” dissi andando in cucina a prendere un paio di whiskey e coca.
    
    “Un drink” chiesi.
    
    “Ok,” disse prendendo il bicchiere.
    
    “Non li ho fatti forti,” borbottai sedendomi accanto a lui sul divano. “Hai chiuso la porta a chiave?” chiesi.
    
    “Non ci ho pensato!” disse saltando in piedi.
    
    Ritornò con un sorriso raggiante e si sedette accanto a me.
    
    “Posso toccarti la faccia?” chiese.
    
    “Hai un’erezione?” chiesi guardandogli l’inguine.
    
    “Uh-huh,” mormorò arrossendo e fissando la mia protuberanza.
    
    “L’hai mai fatto?” chiesi.
    
    “Me l’hai già chiesto. No, non l’ho mai fatto,” rispose.
    
    “Ok, sei nervoso?”
    
    “Un po’, e tu?”
    
    “Sì,” risposi.
    
    Le sue labbra rosa vibrarono. Le sue palpebre sbatterono quando cominciammo a baciarci. “Ora fallo lentamente,” borbottai mordicchiandogli le labbra.
    
    “Amo le tue labbra, amo baciarle,” affermò lui. “Sapevo che lo volevo,” aggiunse carezzandomi la guancia.
    
    “Finiamo i nostri drink e poi apriremo il divano letto,” bisbigliai.
    
    Mi appoggiai indietro prendendolo nelle mie braccia quando lui si chinò indietro. Abbassai la testa ...
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