1. una splendida amicizia. scopro me stessa.


    Data: 30/08/2023, Categorie: Prime Esperienze Autore: pennabianca, Fonte: Annunci69

    ... sapeva già più di noi, era un piacere che noi due condividevamo molto volentieri. Lui ci raccontava di un posto chiamato Saturnia, dove c’era un canale di acqua calda che finiva con una cascata in un torrente. Spesso era frequentato da coppie che si facevano masturbare immerse nell’acqua. A volte anche il marito collaborava a far godere la donna, assieme al maschio di turno, che spesso la scopava oppure si faceva segare. Sentire storie simili, per noi era fonte di grande intrigo, ci eccitava tantissimo e, quando io e Luca, scopavamo, spesso lui mi faceva prendere in bocca le dita di una mano e mi chiedeva di immaginare che fosse un altro cazzo da succhiare.
    
    Impazzivo di piacere, anche se non pensavo di riuscire a farlo mai. Fra di noi, il sesso era tutto un gioco. Lui mi faceva impazzire, mi scopava tantissimo e, poiché non prendevo alcun tipo di precauzione, quando mi aveva fatto godere molto (ha sempre avuto un’ottima resistenza), me lo infilavo in bocca e mi facevo sborrare in gola o, a volte, anche in culo.
    
    Ero vergine quando ho conosciuto Luca, ma, in tre anni, ero diventata una femmina ben aperta sia davanti che dietro, che allorché avvertiva il desiderio di godere, si trasformava in una troia scatenata.
    
    Questo però avveniva solo con lui, altrimenti, quando si ipotizzava di realizzare qualche fantasia trasgressiva, provavo un notevole imbarazzo, che quasi mi bloccava ogni tipo di orgasmo. La mia timidezza aveva il sopravvento e mi inibiva, mentre fra noi due, ...
    ... anche solo giocare di fantasia, era fonte di immenso piacere. Spesso mi scopava più volte al giorno e spesso in posti diversi, e, a volte, anche a rischio di esser scorti o in condizioni da perfetti esibizionisti. Una volta, al matrimonio di un suo cugino, mi ha fatto stare tutto il giorno senza intimo e mi masturbava sotto il tavolo, mentre io lo segavo con le mani sotto la tovaglia. Insomma non eravamo la classica coppia tranquilla, bensì due persone che adoravano giocare e godere. Capirete, perciò, che parlare con Carlo di queste cose, aumentava la nostra libidine in maniera esponenziale. Una sera abbiamo deciso di andare con Carlo a Saturnia. Era la fine di Febbraio, faceva davvero tanto freddo ed io avevo avuto il ciclo mestruale fino al giorno prima, ed i relativi dolori mi avevano stremata. Per tutta la settimana avevo visto Luca solo due volte e gli avevo solo fatto un paio di pompini, con relativo ingoio. Mi sembrava quasi che, ingoiare la sua sborra lenisse un po' i miei dolori, e quel sabato sera avevo tanta voglia di scopare, ma ero molto tesa e insicura per come si sarebbe svolta la serata. Dentro di me volevo godere, però mi sentivo bloccata dal fatto che c’era Carlo; in fondo lo conoscevo da quasi un anno e di chiacchiere ne avevamo fatte tante insieme, però non ero certa di riuscire a lasciami andare. Giunti a destinazione, ci siamo immersi nell’acqua calda e, devo ammettere, che era stupenda. Calda e bianca, non lasciava trasparire nulla di ciò che succedeva ...
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