1. La mia vita con lei 18 – Quarantena – Interludio femminile


    Data: 30/08/2023, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Incesti Autore: bruno55, Fonte: RaccontiMilu

    ... cavallo praticamente, e come ha fatto a non mandarvi all’ospedale>>
    
    <<Sapeva essere molto dolce e poi lo usava bene sorellina; poi lavorando le fighe diventano sempre più elastiche; ma ora basta ti prego, non dimenticare che ho 75 anni ormai, non mi far tornare desideri che ormai non mi appartengono più>> si capirai, e gli odori di umori vaginali che sento sul divano ogni volta che vengo a trovarvi che sono?
    
    Giuro che fino all’ultimo ho sperato che Fiorella non mi confermasse la veridicità del sogno di Riccardo, ma la conferma ha aumentato la mia risolutezza a togliermi questa soddisfazione e ieri mi sono fatta una passeggiata al paese; quando ci ero stata per scattare la foto al maiale mi ero messa occhiali, cappello e giaccone largo per non farmi riconoscere, mentre questa volta ho messo pantaloni a tubo, maglioncino aderente con scollatura non abbondante ma vistosa, e sopra uno spolverino aperto; sono andata nella piazza del bar e mi sono messa a guardare le vetrine, tenendo sempre d’occhio il bar dove lo avevo fotografato la volta scorsa; l’attesa è durata quasi un’ora e stavo disperando che non venisse, quando, a mezzogiorno in punto, l’ho visto arrivare; devo ammettere che è ancora un uomo interessante, vestiva con giacca e pantaloni di velluto e maglione a collo alto e si è diretto verso l’entrata del bar, ha salutato un paio di persone ed è entrato; dopo due minuti sono entrata anche io.
    
    “Un ginger per favore” ho chiesto al barista dopo essermi messa al ...
    ... bancone non molto distante da lui che si stava bevendo un martini bianco; gli ho dato volutamente le spalle per non dargli modo di attaccare discorso, ma ho visto subito che mi aveva riconosciuta: “Ernesto ora che fai te ne torni a casa per il tuo lauto pranzo?” gli ha chiesto il barista: “Lauto un paio di palle; ormai a pranzo solo insalata e una fetta di formaggio, maledetta ulcera” “Però il martini non te lo fai mai mancare” “E certo, ormai esco di casa solo per venire qui ma non me lo farò mai mancare, il giorno che non mi vedrai arrivare fai sfondare la porta e mi troverete morto; è il bello di non essermi mai sposato, non ho una moglie che rompe i coglioni; oh mi scusi signora non volevo essere volgare” “Non si preoccupi non fa niente; e poi non mi sento offesa, neanche io mi sono mai sposata” “Ah interessante” ha aggiunto e io non ho risposto; un minuto dopo ho pagato il ginger e sono uscita, prendendo la direzione da dove lo avevo visto arrivare e che speravo portasse verso la sua casa; mi sono fermata in una viuzza laterale nascosta dietro ad una siepe e dopo cinque minuti l’ho visto passare e sono uscita allo scoperto per seguirlo; ha proseguito lungo la via per due isolati e poi ha svoltato verso destra in un viottolo che porta in campagna; sono rimasta a prudente distanza finchè non l’ho visto fermarsi ad un cancello di una casetta isolata dove è entrato; ho aspettato cinque minuti e mi sono avvicinata, ed ho letto la targhetta dove c’era solo il suo nome; soddisfatta ...
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