1. Il personal trainer di mia figlia – Capitolo 18


    Data: 30/08/2023, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: duke69, Fonte: EroticiRacconti

    ... Poi Monica prese una sedia fece sedere Bruno, che già si era calato i pantaloni, e iniziò a spompinarlo molto lentamente posizionandosi in modo tale che riuscissi a vedere ogni dettaglio di quell’incredibile pompino.
    
    E mentre loro godevano, io avrei cominciato a soffrire le pene dell’inferno sotto i colpi simultanei delle bacchette di Master Pain e del suo aiutante Woe, che posizionati alle mie spalle uno di fronte all’altro, avevano cominciato il loro rituale BDSM. Iniziarono dai polpacci, e quando arrivarono alle cosce qualche lacrima era già comparsa a rigarmi il viso. In una delle poche pause che mi concessero, Bruno si avvicinò per farmi sentire l’odore del suo uccello appena estratto dalla passera di Monica, che da diversi minuti se lo stava scopando sedendosi sopra di lui da ogni angolazione possibile come a ruotarci sopra. Le mie gambe erano un fuoco, il sedere poi era in ebollizione: i due bastardi mi stavano massacrando le natiche e non accennavano a fermarsi. Le sferzate arrivavano inesorabili provocandomi forte sofferenza, un dolore paragonabile a quello provocato da tanti spilli che penetrano la pelle.
    
    Sulla schiena invece, utilizzarono una frusta speciale con 20 lunghe code in pelle, alternandosi e colpendomi dal sedere alle spalle. Durante la flagellazione, con la saliva che colava copiosamente, avevo riempito la ciotola che avevano messo per terra sotto la mia bocca. Intanto Monica, dopo averlo cavalcato di gusto, squirtava sopra l’uccello di Bruno, poi ...
    ... si sollevava e ripuliva tutto con la bocca.
    
    Ad un certo punto mentre mi stavano devastando la schiena, Monica si avvicinò al mio orecchio e mi disse:
    
    “Il cazzo di Bruno è solo mio, e tu assisterai alle nostre performance sessuali solo da spettatrice. Passerà molto tempo prima che la tua fica possa ricevere altri cazzi che entreranno esclusivamente nel tuo culone! E credimi ci sarà la fila…”
    
    Merda! mia figlia era diventata la mia padrona!
    
    Master Pain e Woe completarono la loro opera legandomi alla croce e martoriandomi con bacchette e frusta le poche parti del corpo che ancora non erano state arrossate.
    
    Erano trascorse poche ore da quando era iniziato il mio supplizio. Monica aveva fatto scoppiare Bruno in un orgasmo che le aveva riempito la bocca sotto i miei occhi. A conclusione della serata Master Pain mi aveva nuovamente incastrato nella gogna e facendo uso di un dilatatore anale in acciaio aveva allargato il foro anale e aveva introdotto all’interno tutta la saliva accumulata nella ciotola durante il caning. Successivamente, rimosso lo speculum, Master Pain aveva iniziato a sodomizzarmi con falli di varie dimensioni: la penetrazione era inizialmente dolorosa in presenza del contenuto liquido di saliva che faceva lievitare la pressione interna. Sentivo il mio sedere aprirsi sempre di più e sempre più a fondo con la sensazione fastidiosa della saliva, che percolava lungo le cosce fino ai piedi. Mentre Master Pain mi inculava, Woe mi ficcava il suo membro in ...