1. La seconda settimana di lavoro


    Data: 29/08/2023, Categorie: Gay / Bisex Autore: bisexpassivissimo, Fonte: Annunci69

    ... sicurezza ed il coraggio nel tragitto del corridoio, attese il permesso ed aprì la porta entrando e richiudendo dietro di sè.
    
    "Immaginavo che avresti avuto problemi..." disse l'avvocato alzando lo sguardo dalla scrivania e posandolo sul ragazzo. Era entrato solo con l'intimo e le calze addosso e teneva in mano il plug, gli venne subito voglia di scoparselo lì sulla scrivania senza pietà ma rimase impassibile e chiese "è il plug che ti preoccupa?"
    
    "beh si, non crede sia troppo?"
    
    "Decido io cosa è troppo e cosa no."
    
    Michele abbassò sguardo e mani assumendo una posa penitente: "è che io non ho mai avuto una cosa del genere dentro di me..." mormorò.
    
    "E quale sarebbe il problema, ti piacerà, vedrai" si alzò in piedi "chinati e poggia i gomiti sulla scrivania" ordinò. Poi aprì un cassetto e prese un tubetto bianco.
    
    Il ragazzo dopo qualche secondo obbedì, il cuore iniziò ad accelerare e a farsi sentire anche nelle orecchie di Michele. Quello era lubrificante? Stava per succede quello che pensava? Sarebbe stato scopato lì? La cosa gli dispiaceva o piuttosto lo eccitava? Tutte queste domande gli riempirono la testa proprio mentre l'avvocato si piazzava alle sue spalle, si inginocchiava, e gli calava il bianco perizoma che stava indossando. Rimase immobile, impietrito dalla situazione e da quella sorta di eccitazione crescente, sentì un liquido viscoso fresco che atterrava tra le sue chiappe allargate dalla mano dell'avvocato, poi una mano che scorreva lungo la ...
    ... fessura indugiando intorno al suo ano. Giunge quindi il momento del dito indice che lo penetrò senza alcuna resistenza, Michele gemette e l'avvocato aggiunse un altro dito, il ragazzo alzò di scatto la testa.
    
    "Shhhh si grato che sono così delicato e paziente con te". Il ragazzo si morse il labbro, sentiva il proprio pene diventare duro, gli stava piacendo avere delle dita su per il culetto. "Mi sa che non hai capito, ho detto sii grato!" gridò l'uomo prendendo il ragazzo per i lunghi capelli e tirandogli indietro la testa facendogli inarcare la schiena.
    
    "ah!" si lasciò sfuggire dal dolore "si signore, grazie signore" si affrettò ad aggiungere. Aveva bocca e occhi socchiusi in preda al piacere mentre le due dita continuavano ad entrare ed uscire sempre più velocemente.
    
    L'avvocato lo rispinse sulla scrivania, si tastò il pacco da sopra i pantaloni, era duro ma doveva aspettare. "Dì la verità, vorresti essere scopato qui e adesso vero?" chiese mentre toglieva le dita dal culo del ragazzo e si slacciava i pantaloni. "No, non è così..." rispose Michele.
    
    Di tutta risposta gli arrivò una sculacciata "le brave ragazze non dicono bugie" abbassò le mutande e fece scorrere il proprio membro eretto e durissimo tra le chiappe del ragazzo "basterebbe una piccola spinta, dillo se lo vuoi!"
    
    Il diciottenne stava ansimando, sentiva il proprio corpo che desiderava con tutto se stesso quell'uccello dentro il proprio ano, lo agognava ardentemente ma si vergognava troppo a dirlo, sentiva ...
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