1. Celestino: Cap VIII


    Data: 29/08/2023, Categorie: Gay / Bisex Autore: bepi0449, Fonte: EroticiRacconti

    ... rientrare, … indescrivibile, … sembra che passato il muscolo sfinterico, … ho la sensazione di una mano che mi manipoli, mi …
    
    poi … mi sembra di scivolare in un morbido panetto di burro, … però caldo, … una bocca non dà queste sensazioni, … non ho aggettivi per descrivere le emozioni, … è … quello che percepisco mi arriva alla testa, e … ritorna travolgendomi …, … Sento i tuoi glutei sul mio pube, mentre scivolo: entro di più … in un guanto caldo, umido, vaporoso, felpato, duttile, … che si apre lentamente al mio ingresso, … eccitandomi tra i tuoi ardenti, succulenti e roridi velluti.
    
    Io mi muovo su e giù, piano … entro, ... esco, … piano, lentamente, pacatamente … sbatto, … ma questo, … Alvise, … mi aspira e mi prende e … non mi lascia, … devo intensificare, accelerare … ehmh, … ohhhhhhh … Alvise, … stoo … ahhhh, …prendiiiiiiiiiiii … ahhhh … bastaaaaaaaaaaaa, … … sto venendo dentro di te, … percepisci i miei liquidi? … ohhhhhhh … il mio seme, … … ehehh … ohhhhhhhhh! Enffffffff, … aaaaaaaafffffffff.” Inspirava intensamente per quietarsi.
    
    “Ora lo lascio afflosciare al tuo interno, … per percepire le pareti del tuo colon che accompagnano lo sgonfiamento comprimendolo, in modo da aspirare ancora gli ultimi residui di sperma rimasti nel mio dotto urinario. Mi viene istintivo crollare a fianco a te per ringraziarti di quello che mi hai dato, spargendo i tuoi umori tra noi. I miei occhi si riposano nei tuoi e i tuoi nei miei. Il silenzio della natura ci veste e ci ...
    ... scalda, mentre le nostre mani agiscono e assolvono a quello che non fa la nostra vista. Ti sei concesso ed io mi sono donato a te. Lasciami cogliere gli umori vischiosi, lattei, opalescenti che fuoriescono dal tuo anellino; … la mia lingua deve pulirti anche internamente. Ohhhhhhhhhh Alvise che … ohhh devo coccolare il tuo fringuello ed asciugarlo, nettarlo degli ultimi filamenti di sperma che hai versato tra noi.”
    
    “Seestin, … vorria studiar anca mi. … Saver parlar come ti. … Me insegnito? Gà da esser tanto beo saver e mi … Seestin, … insegname a legxar, … a scivar, … a …”
    
    “Mi sorprendi Alvise, io non sono un bravo insegnante e poi come possiamo fare, se tu vieni qui ogni tanto? Quando si inizia bisogna essere continuativi e noi non abbiamo il tempo.”
    
    “Seestin …!!!”
    
    “Ma, ci potrebbe essere un modo per trovarci più di frequente, … come che tu possa essere il mio insegnante di dialetto. Il tuo idioma è bellissimo da ascoltare, … ha una musicalità bellissima. Tu mi insegni il dialetto e io l’italiano ed altro. Lo dirò al bibliotecario e lui provvederà, visto che spesso Romeo si assenta lasciandomi solo a studiare e scrivere; per cui tu potresti farmi compagnia in sua assenza.”
    
    “Seestin … dai, … va a dirgheo. Coxsì sxè vedemo de pì e mi te insegnerò el dialeto e anca altro.”
    
    Si guardarono, … sospirarono, si abbandonarono proni sul prato e …
    
    “Embè, non verghemo a modo nostro sto pato? … coxsa disxito Seestin?”
    
    “… e come?”
    
    “Con na bona pisxada e na ...