1. Celestino: Cap VIII


    Data: 29/08/2023, Categorie: Gay / Bisex Autore: bepi0449, Fonte: EroticiRacconti

    Cap.: VIII
    
    Alvise
    
    Le chiacchiere sul nuovo arrivo si erano propagate anche tra coloro che seguivano le attività della tenuta in modo discontinuo e su chiamata del fattore. Tra costoro Alvise, invitato in quel giovedì, allo scopo di trasformare gli ultimi accenni di indecisione, impaccio in una spontanea, sincera malizia. Il fattore, il bibliotecario e Romeo avevano pensato a questo giovane per scardinare le ultime difese di Celestino, trasformandole in virtù.
    
    In quell’inizio di giornata quest’hostess osservava il ragazzo inceppato che riposava tra le vacche. Fissava con vivo, forte interesse il volto umido di bave della vacca sdraiata al suo fianco. Egli, giovane bracciante frequentante su invito, doveva svegliarlo per insegnargli a penetrare uno sfintere cercandone stimoli e piaceri, per sentirne le pareti del colon, caldo e umido, che si apre e si chiude sul glande. Asciutto, agile, ambrato, implume era in quella masseria, da quando il fattore lo scoprì e lo segnalò al proprietario terriero per averlo come cameriere per certe feste. Aveva già dato la sua verginità tempo addietro a un Senatore della Repubblica in occasione di una caccia. Non aveva mai trovato un amico, ma solo persone che volevano solo fotterlo, … fotterlo e basta, perché a detta dei suoi estimatori aveva un bel fondo schiena. Erano quarantenni, cinquantenni o sessantenni, pieni di denaro che da lui pretendevano la massima sottomissione e servitù. Gli piaceva quel lavoro e lasciava che gli uomini ...
    ... usassero il suo fisico per trarne benessere e aver un po’ di … in più di quello che gli dava il fattore per i suoi servizi. Era in short e conosceva i metodi pedagogici utili per la formazione di un ragazzino da destinare e adibire ad hostess.
    
    Costui non aveva mai avuto l’opportunità di incontrare un altro suo coetaneo pulito, candido, buono che forse avrebbe saputo ricambiare emozioni, trepidazioni, turbamenti. Non aveva fatto scuole. Incominciò, con le sue mani, ardenti e morbide, ad esplorarne il fisico incrostato di feci, fragrante di stallatico, di urine. Andava dal viso, alle labbra, all’addome, ai peli ricci appiccicati, untuosi del pube, all’ano impastato di escrementi, ai piedi. Annusava e respirava quella vista finché il corpo non iniziò ad allungarsi, a stiracchiarsi, a muoversi con il pene ingrossato e rizzato, sino ad aprire gli occhi sullo sconosciuto.
    
    “So … Alvise!”
    
    Si sorrisero ed entrambi si guardarono le erezioni. La “Fisa” accarezzava con alito e lingua i suoi glutei, velati e protetti da pantaloncini, provocandogli una contrazione, un sussulto … dandogli modo di uscire dalla posta dopo aver liberato Celestino.
    
    “Vien, … demo, … vien co mi, … te si beo e, … viento, … te sì ben ciapà, … dai che te lavo, … vien, … shhhhhhhh!” …
    
    e liberato l’adolescente dalla gorgiera e sollevatolo per le braccia, lo fece entrare nel mastello, ….
    
    “Vegno dentro anca mi … soa tina, … mmm, … senti, … posso ciaparteo, … hummm, … fame sentir, … ai omeni … ghe piase ...
«1234»