1. Dama incomparabile


    Data: 28/08/2023, Categorie: Erotici Racconti Racconti Erotici, Etero Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... ma non più di cinque minuti. Io sono attualmente sotto il palco, in faccia al sassofonista, giacché mi lascio andare per un attimo alle quelle note soffiate e sensuali, forse è l’alcool che comincia a farsi sentire.
    
    “Sono molto bravi e validi, vero?”.
    
    Lei è lì, in piedi accanto a me, eppure io non ci avevo fatto caso, io rispondo e lei mi fa un sorriso di circostanza, anche se non so quale stato di cose, dal momento che prima di riuscire a capirlo per ribattere, lei è già sfuggita conversando con un altro. Sulle note di “Stella By Starlight” di Bill Evans la vedo allontanarsi, giacché riesco anche a fiutare una scia di profumo, allorché tento un inseguimento, ma sono intercettato dal mio superiore che mi blocca e si mette a parlare d’altri affari e questioni da finire. Quando riesco a divincolarmi non la vedo più, adesso sono visibilmente a corto di carburante, vado nuovamente dal cameriere che appena mi vede arrivare, abbandona il mestolino della sangria al suo vano destino e tira fuori lo shaker per miscelare gli ingredienti.
    
    Lui si diverte nel preparare i cocktail, poiché sono la sua vera specialità mi confida, cosicché mi prepara qualcosa di pregevole con la vodka. Gioioso e trionfante me lo fa sentire: è un magnifico Long Island, davvero delizioso come pochi finora assaggiati, in quanto la vodka s’addice e sta bene con tutto. Io vedo in lontananza un gruppo di colleghi nella folla dirigersi verso di me, tento la fuga e arrivo fino al palco dell’orchestra, forse ...
    ... sono in salvo, perché sono girato con le spalle verso la gente, il mio smoking è uguale a quello di tanti altri, mimetismo sì, ma con classe. Lascio che le note di “Round About Midnight” di Thelonious Monk m’accarezzino e mi cullino, inaspettatamente capto in modo distinto un gradevole effluvio nei miei paraggi, adesso la vedo palesemente:
    
    “Non c’è niente d’aggiungere, veramente. Lei ha sulla persona una fragranza appropriata e unica, perché solamente una stella può averlo equivalente”.
    
    Lei mi guarda e sorride lusingata, squadra il pianista e poi m’ispeziona, in seguito mi sento toccare una spalla. I miei colleghi m’hanno beccato, ho soltanto il tempo per vederla andare via mordendosi leggermente il labbro inferiore. Il suo sguardo era comunque cambiato, tenuto conto che ci metto più di mezz’ora per sganciarmi da quei rompiscatole e a riprendere la caccia. Savana, leoni, rinoceronti e giraffe, eppure non riesco a trovarla né a vederla, leggermente desolato ritorno dal cameriere che m’appronta un altro cocktail.
    
    Io ho voglia di fumare, trovo una porta a vetri, la oltrepasso e sono sul balcone, quassù ci troviamo all’ultimo piano con le luci della città che si possono osservare confuse e offuscate dalla pioggia. La band suona, la musica m’arriva attutita e felpata, accendo la sigaretta, una boccata di fumo vola via fra la pioggia oltre il parapetto, io sto in quel momento per perdermi nei miei pensieri, nel tempo in cui colgo chiaramente quel profumo. Lei è lì, dietro ...