1. Come diventai un attore 12 - epilogo -


    Data: 28/08/2023, Categorie: Etero Autore: Suve, Fonte: EroticiRacconti

    ... pene, siano entità distinte e a se stanti.
    
    Faccio il possibile per ritardare il mio piacere non volendo lasciare in corsa le ragazze e solo quando sento i succhi di Angela sgorgarmi nella bocca e poi i gemiti di piacere di Mila mi lascio andare rincorrendo il mio orgasmo.
    
    Sono subito premiato. Non appena avverto di stare per venire, le due ragazze si divincolano e si chinano entrambe sul mio ventre per accrescere il mio godimento. Quando vengo sono come un idrante usato per spegnere un incendio, e l’incendio sono le bocche e i volti delle mie compagne di giochi che accolgono il mio seme/acqua ricevendolo e contendendoselo con lingue e labbra fino a lasciarmi completamente appagato e pulito.
    
    Dopo è facile addormentarsi con le due ragazze abbracciate a me, una per lato, le mani di tutti che ancora si muovono con lente e languide carezze sui corpi uniti. Basta poco per essere felici.
    
    Il mattino seguente ci svegliamo di buonumore. Facciamo colazione e decidiamo di riaccompagnare Mila. Non sono sicuro di voler affrontare Giada ma ho tante domande inespresse a cui dare una risposta e sono anche curioso di sapere cosa la innervosiva.
    
    L’auto di Giada è parcheggiata fuori, in casa è tutto silenzio. Entriamo chiamando a voce alta senza ottenere risposta.
    
    Scopriamo il motivo nel salotto: Giada è buttata sul divano in una posa scomposta che mal le si addice, sul tavolinetto una bottiglia di vodka semivuota. Mando Angela in cucina a preparare un caffè forte e con Mila ...
    ... cerco di svegliarla.
    
    Sobbalza nel destarsi e vedermi.
    
    - Chi….cosa………che cazzo ci fai tu qui? –
    
    E’ ancora in stato confusionale, è evidente. Sorseggia il caffè portato da Angela e guarda noi tre alternativamente, i suoi occhi paiono spenti, credo abbia pianto parecchio la notte precedente. Quando si alza barcolla, i suoi movimenti sono scoordinati, si trascina verso le scale come se noi non esistessimo.
    
    Non posso vederla così, non voglio vederla nella sua debolezza. Mi viene in mente una cosa e spedisco di sopra Mila di fretta dandole istruzioni mentre io prendo in braccio Giada portandola su per le scale più lentamente. Il suo capo è abbandonato sul mio petto, pare quasi si stia riaddormentando. E’ una Giada diversa, remissiva, obbediente………strana.
    
    Al piano di sopra la porto nella stanza da bagno. Mila sta già riempiendo la vasca.
    
    Con delicatezza le faccio appoggiare i piedi per terra e mi accerto che non cada. La spoglio ottenendo appena un accenno di aiuto da lei che rimane col capo chino, gli occhi chiusi. Angela interviene e in due riusciamo a denudarla prima di farla scivolare nella vasca quasi colma.
    
    Sento un brivido percorrerle la pelle al contatto con l’acqua calda mentre la adagio facendola scivolare fino a che l’acqua le arriva all’attaccatura dei seni. Le esce un sospiro che interpreto di rilassamento. Sono tentato di azionare l’idromassaggio ma preferisco prendere la cara, vecchia, buona spugna e iniziare a passargliela sulle spalle, sul collo, ...
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