1. Come diventai un attore 12 - epilogo -


    Data: 28/08/2023, Categorie: Etero Autore: Suve, Fonte: EroticiRacconti

    ... dedichiamo alla piccola Mila che in mezzo a noi pare un scricchiolo. Pancia all’aria è in attesa di una parola, di un gesto. Lo facciamo insieme io e Angela chinandoci sui minuscoli capezzoli per succhiarli dolcemente mentre Mila ci accarezza le teste sospirando contenta.
    
    E’ di questo che ha bisogno, di sentirsi rassicurata, amata, viziata. Io e Angela ce la mettiamo tutta dividendoci il suo corpo e moltiplicandole le sensazioni. Quando scendo con il viso tra le sue cosce, dopo averla accarezzata a lungo, la trovo già umida e ricettiva. E’ sufficiente leccarla un poco sul clitoride per farla gemere e cercare la bocca di Angela per un bacio profondo e duraturo. Mi impegno al massimo cercando di ricordare cosa le piaccia, cosa le dia più piacere, e se con la lingua insisto a disegnare otto sul suo bottoncino, con un dito entro nella sua micina alla ricerca dei punti più sensibili. Spronato dai versi di godimento che sento sopra di me faccio diventare due le dita, le muovo più velocemente dentro e fuori, chiudendole a artiglio, “grattandole” le mucose interne, succhiandole il clitoride come fosse un minuscolo pene. Presto la sento godere, i suoi fluidi escono a profusione bagnandomi labbra e guance. Non smetto finché non la sento dire con voce eccitata:
    
    - Dammelo, dammelo –
    
    Solo allora mi stacco da lei cedendo il posto a Angela e salgo sulle ginocchia fino al suo viso porgendole l’uccello oramai ben teso.
    
    Un ulteriore gemito di piacere è soffocato dal bavaglio di ...
    ... carne. Angela la lecca con maggior perizia di me, con maggior maestria, e ogni colpo di lingua che le dà lo sento riflesso sulla mia carne tramite la lingua di Mila che si muove impazzita sulla cappella, sull’asta, sui testicoli. E’ come un pompino riflesso che ottiene presto il suo effetto costringendomi a sottrarmi alle sue labbra per non venire subito.
    
    Geme di dispiacere Mila e io le tappo la bocca con la mia, offrendole la mia lingua a intrecciarsi con la sua. Nei piani bassi il mio uccello è all’altezza giusta. Se ne impadronisce Angela facendo ruotare sul fianco Mila fino a porre a contatto i due sessi. Una piccola spinta e sono dentro di lei sentendola calda e stretta come la ricordavo. La abbraccio iniziando a muovermi con Angela che dispensa carezze a entrambi in egual misura.
    
    Non trovo giusto che lei rimanga a secco, richiamo l’esperienza di tante scene girate e mi stendo sul letto tirandomi sopra Mila e facendo capire a Angela di mettersi a cavalcioni sopra di me, sopra la mia faccia, per offrirmi la sua micia in cui affondo il volto con gusto.
    
    Le due ragazze sopra di me si abbracciano e baciano muovendo le anche per sentire meglio chi l’uccello chi la lingua. Siamo come una statua classica, un trittico dedito al piacere reciproco in cui ognuno dà e riceve come e quanto può.
    
    E’ un amplesso dolce, in netta contrapposizione con quello avuto con Giada, e ne gusto le sensazioni fino in fondo assaporandole una per una, quasi i pezzi del mio corpo: mani, lingua, ...
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