1. Diario erotico di una grassottella - Lo smalto nero


    Data: 28/08/2023, Categorie: Etero Autore: Luthien, Fonte: EroticiRacconti

    ... fino alle cosce.
    
    “T'ammazzo se mi rovini lo smalto!” strillo io, i palmi aperti, inchiodati al letto.
    
    “Tieni ferme le mani e nessuno si farà male”.
    
    Allunga le sue sui miei fianchi, scioglie il nodo della cintura, mi scopre la pancia, e sorride compiaciuto: “oh che bel pancino abbiamo qui…” scorre le dita e strizza con soddisfazione affondando nelle mie rotondità.
    
    “Mmm” mugola “profumi come una ciambella…”
    
    Infila le dita nell'orlo delle mie mutandine e le fa scivolare lentamente lungo le gambe, forzandomi a sollevare il bacino per sfilarle del tutto.
    
    “Attento, attentooo!!!”
    
    Supera l'ostacolo dei piedi e le lancia lontano.
    
    “Ma non stavi guardando Netflix?” l’apprensione per lo smalto si mescola alla curiosità. Il suo sguardo è assai eloquente.
    
    “È l'ora della pausa merenda” mi risponde mentre mi spalanca le cosce con un gesto secco.
    
    “Che intenzioni hai?”
    
    Sorride, il furbo. Tuffa il viso proprio in mezzo, inspira e poi soffia, sfiorando il triangolino di pelo riccioluto con la punta del naso. Il primo brivido mi coglie sempre impreparata.
    
    “Ferma! Non muovere un muscolo o sarà colpa tua se lo smalto si rovina…” l'angolo delle labbra che si solleva ironico accompagna le sue parole, mentre si sistema più comodamente tra le mie gambe aperte.
    
    Mi ha in pugno. Inerme, incapace di difendermi dai suoi assalti. Mordicchia, rapido, l'interno delle mie cosce, da un lato e poi subito dall'altro, non mi dà il tempo di abituarmi al suo assalto. Sento il ...
    ... calore umido della punta della sua lingua che dischiude le mie labbra, e la mia pelle che reagisce rizzando i bulbi piliferi su tutto il corpo.
    
    Mi solleva le gambe, se le butta sulle spalle e si avvicina per baciarmi la bocca. Il suo peso mi schiaccia, mi piega a sdraio.
    
    Non posso oppormi. Le braccia allargate sul letto. I piedi in aria. Accartocciata sotto il suo peso. Si sta divertendo, bastardo!
    
    “Guarda che se vuoi la guerra posso sempre sganciare le mie armi chimiche!”
    
    “Non oserai!” ride.
    
    “Mettimi alla prova…”
    
    “Ma sta’ zitta e baciami!” mi chiude la bocca con la sua.
    
    “Quanto sei buona!” Mi bacia, un bacio morbido, lento e profondo, e io mi squaglio, quasi mi scordo di tutto il resto… faccio per buttargli le braccia intorno al collo, e lui prontamente mi blocca.
    
    “Eeeeh no, ferma con quelle mani!” tenendomi le braccia inchiodate al letto mi lecca le labbra, poi inizia a scivolare verso il basso, leccandomi piano il collo fino a raggiungere la curva del seno, con sadica lentezza. Tira giù con i denti il tessuto del reggiseno e inizia a giocare con il capezzolo, che reagisce immediatamente contraendosi.
    
    “Venderò cara la pelle!” un grido soffocato, cerco di concentrare i pensieri su mani e piedi tesi allo spasimo nel tentativo di salvare il lavoro fatto sulle unghie.
    
    “Non sperarci di poter avere via d'uscita…”
    
    La sua bocca prosegue il suo percorso lento e inesorabile fino al mio ventre, lasciando una scia di brividi e saliva sul mio corpo.
    
    “Ok ...