1. Cartomanzia - 5a parte - Il costo del menù completo


    Data: 28/08/2023, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: zorrogatto, Fonte: EroticiRacconti

    ... a pensare.
    
    Od anche l’avere certi atteggiamenti, certi toni di voce ed aveva scoperto che le piaceva -piaceva proprio!- provare la vergogna che sentiva quando le arrivavano certi commenti sul suo modo di camminare, muoversi e sopratutto vestirsi, ormai così sfacciato... Ed anche quando sconosciuti la palpeggiavano in giro: per strada, nei negozi, in autobus, negli ascensori.
    
    Poi, l’attività sessuale... Aveva scoperto quanto la eccitasse essere umiliata dalla Signora Martina -anche quando pretendeva di farle fare cose che lei, mai e poi mai, avrebbe pensato esistessero e, soprattutto, come la inebriasse ed eccitasse il sapore della sua fica e quanto le piacesse ripulirla dopo che qualche membro le si fosse scaricato nella fica o nel culo, oltre che scambiare con lei profondi baci dopo che qualche maschio aveva sborrato nelle loro bocche, arrivando a passarsi l’una l’altra lo sperma o leccandoselo via a vicenda dai volti.
    
    E poi gli uomini, i maschi! Tentò di riepilogare con quali e quanti si era accompagnata... -No! In quanti l’avevano sbattuta come una troia!- ...in quella settimana, su consiglio del Maestro: dopo l’onore di essere stata addestrata dal Maestro e dal Signor Vito, i quali le avevano insegnato i modi più efficaci per far apprezzare tutti i suoi buchini, ricordava vagamente, la prima volta, un gruppo di africani che l’avevano presa in ogni modo -tempestata anche dai suggerimenti del Maestro- e mentre scopriva quanto quelle dolorose dilatazioni le ...
    ... dessero piacere.
    
    Poi, dopo loro, ancora molti altri (alcuni distinti, altri decisamente grezzi; da soli o in gruppi sempre variabili) che la penetravano senza pietà, che le aprivano il culo e la fica, che le davano fiumi di sborra da ingoiare e lei che si sentiva dolorante ma bene, per tutto quello che le facevano, compresi i morsi sui capezzoli o nella morbida carne dell’interno delle cosce: queste spietate pratiche la eccitavano a dismisura e sentiva che lei, il suo piacere, avevano bisogno di questo genere di cose!
    
    Adesso il Maestro le aveva spiegato che non stava bene che una signora come lei girasse con un dildo piantato nella fica, trattenuto in posizione dagli slippini: era molto meglio che portasse sempre un plug-in («Di dimensioni serie, mi raccomando: non un giocattolo da verginella!’) ben piantato nel culo e senza il fastidioso intralcio dell’intimo.
    
    Così era tornata nel pornoshop ed aveva serenamente esposto la sua richiesta al commesso che, vedendola entrare, si era subito riscosso dall’apatia con la quale faceva quel lavoro: «Buongiorno! Avrei bisogno di alcuni plug-in, belli grossi, per tenermi allenato il culo»
    
    Il commesso aveva sorriso per l’innocente sfrontatezza della donna e l’aveva accompagnata allo scaffale giusto, mentre gli altri due avventori -uno che occhieggiava l’ampia raccolta di DVD e l’altro che osservava i capi di abbigliamento fetish indossati da alcuni manichini- avevano drizzato le orecchie e poi, dopo essersi scambiati un sorriso per ...