1. Confessioni di un vecchio frocio...


    Data: 25/08/2023, Categorie: Gay / Bisex Autore: Lollo, Fonte: EroticiRacconti

    ... cinquantina. Fui adocchiato da un bel signore, atletico e slanciato e decisamente il più alto e forse il più giovane. Mi sorrise simpaticamente avvicinandomi dicendomi che assomigliavo molto a suo nipote. Era colto e ci sapeva fare e parlammo piacevolmente di tante cose. Io gli facevo gli occhioni perché mi piaceva e facevo moine per piacergli. Evidentemente ci riuscii perché alla fine mi prese per mano conducendomi in una stanza da letto. Il mio cuore batteva all'impazzata. Si sedette sulla sponda del letto e mi accarezzò e cominciò a darmi tanti bacetti. Io, che ero in piedi tra le sue gambe, cercavo in tutti i modi di strusciare sul suo sesso che, barzotto, non era eretto. Mi piaceva perché era gentilissimo e profumava di "buono"; la sua voce mi rilassava. Poi, delicatamente, mi baciò sulle labbra infilandomi la lingua che sapeva di dolce, mentre mi svestiva senza fretta ma con sicurezza mi sentivo trattato come una ragazza e ne ero felice. Finalmente nudo nel letto, sotto le lenzuola mi abbracciò delicatamente con le sue braccia muscolose e all'orecchio mi parlò, con una voce bassa e ipnotica, se mi piacessero gli uomini e del piacere del sesso tra maschi e se l'avevo mai fatto chiedendomi anche se, con lui, volevo essere come una donna ed avere le stesse gioie. Il nodo alla gola mi impediva di parlare, ma con la testa annuii eloquentemente mugolando alle sue domande. Poi mi disse (mentre con in dito mi saggiava il buco del culetto) che voleva che mi divertissi tanto e ...
    ... di stare tranquillo che non avrei sentito solo un po' di dolore e di fidarsi ciecamente di lui. Mi disse che era abituato a "giocare" con giovanotti come me e farli diventare sensibili al piacere assicurandomi che non avrei mai più smesso, e comunque di rilassarmi cercando di spingere proprio come facevo quando andavo di corpo senza preoccuparmi d'altro. Annuii ancora poiché l'emozione mi impediva di parlare e spiegargli che non ero propriamente vergine e di cazzi ne avevo già presi diversi...
    
    Poi per prima cosa prese un cuscino, mi ci fece coricare sopra con il culo in aria e prese a leccarmi il buchetto come se fosse di zucchero, poi con le due mani mi aprì i glutei e mi infilò dentro l'ano la sua lingua. Dall'emozione mi mancò il fiato e credevo di morire di piacere e capii anche perché piaceva alle mie sorelle. Dopo un bel po' di questo preliminare, alla fine mi rivoltò e cominciò a leccarmi i capezzoli ed la pancia, mi guardò il pistolino eretto e sorrise senza dire né fare alcunché. Il fatto che non mi toccò il pisellino mi piacque molto e poi per tutta la vita mi è sempre piaciuto chi preferisse egoisticamente sodomizzarmi senza badare alle mie eventuali erezioni, anche perché se ben scopato, come scoprii in seguito, me ne venivo senza toccarmi.
    
    Ma un'altra cosa mi piacque, e che diventò la mia posizione preferita per essere scopato: la pecorina. Infatti mi disse di mettermi a pecora. Come di solito obbedii senza parlare. Il mio ano era già quasi pronto dalla ...
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