1. Sesso con una quasi sconosciuta


    Data: 22/08/2023, Categorie: Etero Autore: La piccola Gna, Fonte: EroticiRacconti

    A
    
    Quel giorno ero particolarmente annoiato, sempre le stesse cose, sempre le stesse facce.
    
    Fuori era troppo caldo per uscire, il cielo era coperto da un leggero strato di nuvole, quelle nuvole che non ti danno modo di vedere l’azzurro limpido, ma non troppo spesse da minacciare pioggia, quelle nuvole del cazzo che rendono il tutto molto più umido di quello che già è la mia città.
    
    Di uscire a boccheggiare non se ne parlava, ma poi per andare dove? Tutti i miei amici erano in vacanza con la famiglia, mentre io ero rimasto solo, come sempre, perché i miei genitori ad agosto non si sono mai fermati.
    
    Così mi ritrovavo intere giornate a fare zapping alla televisione, senza godermi la mia gioventù che volava via, canale dopo canale, soubrette dopo soubrette.
    
    Anche il porno mi aveva annoiato, sempre il solito porno, sempre le solite troie che lo succhiavano fino alle palle, così finte che ormai non si sforzavano nemmeno più di compiacere chi le guardava.
    
    Non essendoci nessuno in casa capitava che passassi interi pomeriggi a cercare il video perfetto col quale masturbarmi, ma diventava sempre più complesso accontentare le mie voglie.
    
    - Questa ha le tette così finte che stanno ferme nonostante il tipo abbia tre metri di cazzo infilato in mezzo... questa sta urlando come se la stessero sgozzando... che due coglioni.
    
    Preso dallo sconforto non mi rimaneva che affacciarmi alla finestra come le vecchie rompi palle che si fanno gli affari di tutti, osservando e ...
    ... giudicando tutta la gente che passava nel viale sotto casa.
    
    - e questa chi è?
    
    Una ragazza molto carina, per quello che potevo vedere dal secondo piano, aveva appena parcheggiato la sua macchina nuova fiammante sotto casa mia. Di solito ci parcheggia solo chi ci abita perché qua non ci sono medici, non ci sono negozi, non c’è niente.
    
    Capelli mossi, castani lucenti, lunghi oltre le spalle, corpo non troppo snello, da quassù sembrava niente male.
    
    Con non poco piacere la fanciulla saliva proprio qua, con le chiavi, quindi non era né di passaggio, né una parente di qualcuno.
    
    Velocemente sono andato alla porta guardando dallo spioncino, il fatto di spiarla mi provocava una sorta di eccitazione. Lei ignara saliva le scale, io mi mordevo le labbra mentre la guardavo arrivare al pianerottolo.
    
    “Sta aprendo la porta di fronte... vuoi dire che l’ingegnere se n’è andato?? Ma quando? Io sono sempre in casa e non mi sono accorto di niente”
    
    La guardavo di spalle cercare la chiave giusta per entrare nella casa che fino a due minuti prima era quella di un ingegnere sulla quarantina, col fiato corto e sempre sudaticcio. Ero attaccato alla porta, come se volessi attaccarmi a lei, ero così curioso di vederla, di sfiorarla, di sentirne il profumo e non mi ero accorto che il mio pene si era gonfiato nella tuta non troppo larga e spingeva anche lui sulla porta, anche lui era curioso tanto quanto me.
    
    Finalmente la ragazza ha aperto la porta per entrare nella sua nuova casa, nel ...
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