1. Il primo, il secondo o il terzo? (I parte)


    Data: 21/08/2023, Categorie: Tradimenti Autore: Rot43, Fonte: EroticiRacconti

    Mi chiamo Maria e ho 39 anni e sono sposata con Matteo da circa 5 anni. Siamo una coppia felice e da quando è arrivata Isa ci sentiamo pienamente realizzati. Questa consapevolezza non ci apparteneva prima del suo arrivo e per quanto fosse bella e appagante la nostra vita di coppia sentivamo il bisogno di qualcosa frutto del nostro amore che ci unisse e si estendesse oltre le nostre persone. Sin dall’inizio della nostra storia abbiamo sempre avuto una grande intesa sessuale e non abbiamo mai lesinato sulle prestazioni sessuali, anzi l’intesa era molto grande, tuttavia nonostante ciò non riuscivamo nell’intento voluto e cercato di dar vita ad una gravidanza. Nei primi anni di convivenza questo non comportò gravi scompensi, anzi continuammo ad avere quotidianamente intensi rapporti senza il pensiero di procreare, successivamente però il desiderio della maternità per me divenne un qualcosa da realizzare fortemente e così iniziammo a tentare ogni giorno nella realizzazione di questo obiettivo. Ogni momento della giornata per me era buono per sbattere la fica in faccia al mio lui, spesso al ritorno dal lavoro mi facevo trovare svestita e con addosso le sole scarpe con tacco e ovviamente lui appena vedeva la sua donna appoggiata al muro con le gambe aperte in attesa, perdeva ogni freno inibitorio e correva a chiavarmi contro il muro, oppure mi sbatteva sul divano. Per eccitare Matteo indossavo di tutto e il mio armadio traboccava ormai di ogni genere di intimo particolare: ...
    ... guepiere, lingerie in pizzo da battona, calze a rete e autoreggenti. Scopavamo come dei conigli. Per infuocare il mio uomo basta poco, ancora oggi, basta che io metta in libertà i miei grossi seni per ritrovarmelo come un bambino attaccato al capezzolo. Non voglio passare per una femme fatale perché il sesso è qualcosa che piace a tutti e due, anche lui presenta dei tratti abbastanza virili che mi eccitano profondamente spalle e pettorali per non parlare poi della virtù meno apparente, ma io posso confessare di esercitare un forte appeal sul mio uomo e non solo su di lui. Ma non voglio divagare, quindi continuo con il racconto. Dunque, vi spiegavo che nonostante i continui amplessi il mio utero non ne voleva sapere di mettersi in moto nonostante Matteo lo riempisse a dovere. Dopo vari tentativi a vuoto, prendemmo coscienza della “difficoltà” e decidemmo di consultare diversi dottori per capire cosa inceppasse il meccanismo produttivo. Dalle mie analisi fatte presso la ginecologa risultai perfettamente fertile, il problema quindi non era mio. Matteo fece a sua volta visita all’andrologo e scoprì dopo una serie di esami che i suoi spermatozoi avevano una motilità ridotta, questo disturbo è chiamata in gergo medico astenozoospermia, in poche parole il 20% dei suoi spermatozoi non sono mobili e questo basta a rendere un uomo infertile. La reazione alla notizia mi turbò, ma decisi di nascondere il mio rammarico per non angosciarlo e cercai di sdrammatizzare invogliandolo a seguire una ...
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