1. Il segretario particolare - 1


    Data: 19/08/2023, Categorie: Gay / Bisex Autore: adad, Fonte: Annunci69

    “Senti, Vituzzo, - disse don Salvatore, sistemandosi sulla sua poltrona dirigenziale di pelle nera – a questo punto, l’unica cosa che posso fare per te, giusto perché mi stai simpatico, è di prenderti come segretario. Che ne dici, ti sta bene?”
    
    “E che vi devo dire, don Salvato’, – fece Vito, sentendosi togliere un peso dal cuore – non ho parole, vi ringrazio, vi ringrazio tanto…”
    
    “Niente, niente - fece l’altro, accompagnando quelle parole con un cenno noncurante della mano – importante è che ti comporti bene.”
    
    “E certo che mi comporto bene, don Salvato’. Ma quali sarebbero le mie mansioni?”
    
    “Le tue mansioni? Beh, quelle di ogni segretaria che si rispetti… o segretario, vedi tu.”, disse don Salvatore, accendendosi una sigaretta.
    
    “E sarebbero?...”
    
    “Mi tieni l’agenda degli appuntamenti, mi prepari il caffè e mi fai un bocchino quando te lo chiedo.”
    
    “Un… un bocchino?...”, fece Vituzzo, sbiancando in volto.
    
    “Eh, un bocchino… un pompino, chiamalo come ti pare. Insomma, me lo succhi quando mi viene voglia. È ok?”
    
    “Don Salvato’, ma io sono normale… a me piace la figa…”, tentò di protestare il poveretto.
    
    “Ah, sei normale? ti piace la figa? A dire la verità, non mi sembra tanto… Comunque, questi sono i termini del contratto, nessuno ti obbliga…”, e don Salvatore aprì un fascicolo e si mise ostentatamente a leggere delle carte.
    
    Vito rimase qualche momento in silenzio, incerto, dubbioso, poi:
    
    “Don Salvato’, - disse con voce esitante – se proprio ...
    ... devo…”
    
    “Bravo, vedo che sei intelligente, oltre che bello. E adesso vediamo quello che sai fare.”, disse, girando la poltrona e allargando le gambe, alla cui convergenza già si notava un certo rigonfio, prolungato di traverso.
    
    Vito ci puntò gli occhi sopra, ma non si mosse. Gli tremavano le gambe. Fu tentato di scapparsene via, ma nello stesso tempo qualcosa lo trattenne, come una sorta di morbosa curiosità.
    
    “Vieni”, disse don Salvatore con voce suadente, slacciandosi la cintura e tirando giù la zip.
    
    E Vituzzo venne avanti di un passo, due…
    
    Ma prima che i miei lettori saltino su e comincino a spararmi addosso improperi di ogni tipo, occorre chiarire come stavano le cose, anche se mi rendo conto che questo giustifica fino ad un certo punto l’atteggiamento sopraffattorio e politicamente scorrettissimo di don Salvatore.
    
    Dunque, don Salvatore Minghiazza era un imprenditore rampante, che gestiva tra le altre cose un’agenzia di accompagnatori per signore sole e desiderose di compagnia maschile: un bordello per donne, insomma. E anche se la dicitura sul sito internet ribadiva “accompagnatori per cene, feste e occasioni varie”, nella realtà erano le occasioni varie a prevalere… e di vario c’era solo il colore delle lenzuola, che variava appunto da un letto all’altro.
    
    Era sui quarant’anni, don Salvatore, un bel viso regolare, un fisico atletico, sempre elegantissimo e profumato, ma con equilibrio, senza scadere mai nell’affettazione o nella volgarità. La testa rasata e ...
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