1. Rebeca cap.7 - A scuola durante la recita


    Data: 20/07/2018, Categorie: Etero Autore: FrancoT, Fonte: EroticiRacconti

    Scopavamo e lo facevamo in continuazione.
    
    Nel mese di novembre, dopo la scopata in palestra in cui mi presi per la prima volta il suo culo e dopo le due notti trascorse in casa sua, incrementammo i momenti d’incontro. Sceglievamo in funzione delle possibilità anche se molto spesso finimmo al motel. Ad un certo punto fui costretto a dirle di vederci da me al fine di non scialacquare tutti i miei risparmi in un motel ad ore. Rebeca si offrì di pagare lei stessa il motel, ma io mi rifiutai.
    
    Lo spettacolo teatrale di fine dicembre, quella che molti chiamavano la recita natalizia, ci offrì il destro per stare insieme, senza che nessuno lo notasse e soprattutto senza destare sospetti.
    
    Fu un momento anche abbastanza divertente da un lato seppur non troppo corretto nei confronti dei nostri figli, impegnati nella recita di fine anno.
    
    Non ci organizzammo in anticipo e tutto venne abbastanza da sé. Entrambi sapevamo che ci saremmo visti alla scuola quel tardo pomeriggio di metà dicembre, ma nessuno pensò che saremmo poi finiti a scopare in un magazzino, mentre i nostri figli recitavano nel teatro della scuola.
    
    Poco prima dell’inizio della recita, ci trovammo a chiacchierare io, lei, la sua vice Ana e quella Consuelo di cui avevo apprezzato il culo facendola ingelosire. Ci dilungammo un po’ e così, quando iniziò la recita, ci trovammo nella calca, sul fondo del teatro. Eravamo tutti l’uno vicino all’altro. Di Rebeca riuscivo a percepire addirittura il profumo. Avevo notato ...
    ... come fosse vestita e quanto la desiderassi ancora al suo arrivo.
    
    Indossava un maglione color senape, abbinato a delle scarpe dal tacco piuttosto alto dello stesso colore con un grosso fiocco davanti ed una gonna, leggermente troppo corta a mio parere, floreale nei toni del grigio.
    
    “Sei bellissima”, le dissi avvicinandomi al suo orecchio quando iniziò la musica.
    
    “Sei certo?”, mi chiese “O preferisci Consuelo?”.
    
    “Direi di no. Altrimenti sarei vicino a lei e non a te”.
    
    Lei si alzò sulle punte per vedere meglio lo spettacolo ed allo stesso tempo portò una mano sul mio pacco, accarezzandomi leggermente il cazzo. Nessuno avrebbe visto niente, tanta era la calca e la musica di sottofondo nascondeva i nostri discorsi.
    
    “Che cavolo fai?”.
    
    “Guardo che effetto ti faccio”, rispose lei senza voltarsi, strizzandomi nuovamente con la mano sinistra mentre fingeva di guardare interessata lo spettacolo.
    
    Da quel momento il passo all’accoppiamento fu breve.
    
    “Allontaniamoci insieme”, le dissi.
    
    “Prima tu”.
    
    “Ok, ci vediamo fuori”.
    
    Mi voltai e mi trovai davanti Ana, la vice di Rebeca.
    
    “Cerco una postazione dove si veda meglio”, le dissi.
    
    Lei sorrise e disse che effettivamente lì era un po’ lontano e scomodo.
    
    Mi allontanai ed attesi in un corridoio vicino. Non c’era in giro nessuno, tutti erano intenti ad osservare i loro figli nello spettacolo di fine anno.
    
    Pochi attimi dopo arrivò Rebeca. Mi disse che aveva detto ad Ana di essersi scordata una cosa in ...
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