1. Non riuscivo a staccargli gli occhi di dosso


    Data: 15/08/2023, Categorie: Gay / Bisex Autore: Aramis, Fonte: EroticiRacconti

    ... seguiva l’uccello fino alle palle.
    
    “L’hai mai fatto prima?”
    
    Gli chiesi.
    
    Disse di averlo fatto una volta con un amico, ma all’epoca aveva solo 13 o 14 anni e da allora aveva avuto paura di chiederlo a qualcuno.
    
    Ci siamo massaggiati per qualche minuto superando il momento imbarazzante, poi ho lasciato che i miei pantaloncini cadessero a terra.
    
    I suoi occhi luminosi si fissarono sulla mia asta completamente eretto.
    
    Allungai una la mano e l’infilai negli shorts. gli addominali si gonfiarono quando alzò il culo dal divano per lasciarli passare.
    
    Evidentemente aveva preso il sole con gli slip da bagno perché l’abbronzatura dorata si fermava appena sopra i peli pubici.
    
    Il suo pene era un po’ più piccolo del mio, ma su un ragazzo di quelle dimensioni sembrava grosso. La cappella viola era leggermente più grossa dell’asta bianca che la conteneva. Aveva una grossa vena sia sulla parte superiore che su quella inferiore dell’uccello e diverse vene più piccole, sporgenti dalla sua durezza, lungo i lati. Aveva delle palle molto belle che pendevano nel loro sacco marrone chiaro completamente liscio.
    
    Rimase seduto, non sapendo cosa fare, io mi inginocchiai davanti a lui e gli baciai l’asta e le palle.
    
    C’era già del liquido pre seminale, quindi sapevo che non sarebbe durato a lungo.
    
    Presi la cappella nella mia bocca e ci feci scorrere intorno la lingua dapprima lentamente e poi accelerando.
    
    Ansimava ed inarcava la schiena verso di me, allora presi in bocca ...
    ... l’asta e la tenni profonda per un momento.
    
    Le sue mani si alzarono e iniziò a massaggiarmi spalle e braccia.
    
    Mossi la testa avanti e indietro succhiando lentamente tutti i suoi centimetri, portandoli tutti in bocca e poi facendoli scorrere di nuovo fuori.
    
    Ci vollero solo pochi colpi prima che iniziasse a respirare affannosamente ed afferrasse la mia testa muovendola più velocemente mentre il suo culo spingeva il suo pene in fondo alla mia gola.
    
    “Sto per venire, sto venendo...”
    
    Iniziò ad urlare e cercò di tirare fuori il pene dalla mia bocca.
    
    Avvolsi le braccia intorno alla sua vita, lo tirai in profondità nella mia gola e lo tenni in modo che non potesse tirarlo fuori e lo lasciai eiaculare nella mia gola.
    
    Rilasciò 7 o 8 fiotti enormi a cui ne seguirono molti altri più piccoli mentre io continuavo nel mio pompino. Tutto il suo corpo tremava per l’orgasmo.
    
    Stava ancora ansimando e respirando affannosamente quando tornai sul divano con lui.
    
    Restammo sdraiati lì per un minuto con il suo petto contro il mio, i suoi addominali che sussultavano contro i miei, il suo cazzo bagnato che giaceva sul mio.
    
    Quando ebbe ripreso fiato, lo feci girare sulla schiena e salii a cavalcioni su di lui. Appoggiai il mio uccello contro il suo, li presi entrambi in mano ed iniziai ad accarezzarli.
    
    Gli ci vollero solo pochi secondi per riprendersi ed il pene si riempì di nuovo di sangue, riguadagnando un’erezione completa.
    
    Disse che gli piaceva vedere quel grosso ...