1. Non riuscivo a staccargli gli occhi di dosso


    Data: 15/08/2023, Categorie: Gay / Bisex Autore: Aramis, Fonte: EroticiRacconti

    ... marziali.
    
    “Ehi, al lavoro tutti mi dicono che ti piacciono le arti marziali e che sei un tipo tosto.”
    
    Disse.
    
    “No, non sono un tosto, mi alleno un po’ soprattutto per mantenermi in forma. Evito le situazioni toste il più possibile.”
    
    “Fammi vedere alcune mosse.”
    
    Ci volle tutta la mia forza di volontà per non farmelo diventare duro, con quel petto ben definito e quegli addominali che mi stavano di fronte.
    
    “Ehm, non indossi nient’altro che un asciugamano.”
    
    Gli feci notare.
    
    Abbassò lo sguardo e mi chiese se avevo dei pantaloncini da dargli in prestito.
    
    Gliene presi un paio, troppo grandi per lui che gli arrivavano ben al di sotto delle ginocchia, ma l’elastico aveva meno probabilità di cadere di un asciugamano.
    
    Gli mostrai alcune mosse e sembrò molto interessato ad apprendere la tecnica giusta.
    
    Era difficile concentrarsi con il suo corpo che sfregava contro il mio. Pensavo che non sarei mai riuscito a controllare il mio uccello, ma riuscii a mantenerlo semi molle.
    
    Dopo circa mezz’ora di sfregamento, notai che non si stava controllando. Anche in quei pantaloncini troppo grandi, era evidente.
    
    Guardò in basso e divenne un po’ rosso in volto, si scusò e si sedette di nuovo sul divano.
    
    “Mi dispiace, ho solo...”
    
    Poi fece una pausa.
    
    “Hai solo cosa?”
    
    “Posso dirti una cosa che rimanga tra noi?”
    
    “Certo.”
    
    “Beh, sei abbronzato, in forma e sei bravo in tutto, credo di essermi preso una cotta per te.”
    
    Santo cielo pensai.
    
    “E mi ...
    ... dispiace se questo ti offende.”
    
    Mi avvicinai a lui e lasciai che il mio pene facesse quello che voleva e lo fece piuttosto velocemente.
    
    “Ascolta, ti ho osservato dal primo giorno e ho fatto tutto il possibile per non farlo vedere. Non sono offeso, ma lusingato e felice.”
    
    Sorrise e si chinò a toccarmi guardandomi con quei grandi occhi azzurri.
    
    La sua mano scivolò e si posò sui miei pantaloncini che coprivano il pene completamente eretto.
    
    Gli dissi che andava bene e lui iniziò a strofinarlo lentamente.
    
    Io iniziai a massaggiarlo, prima sulle spalle e poi sul petto.
    
    Era solido come una roccia, con i muscoli che gli tiravano la pelle e spingevano in alto le vene. Seguii una grande vena dalla spalla fino al bicipite e poi, dove si diramava in molte vene più piccole, sull’avambraccio, sul braccio che mi stava accarezzando.
    
    Gli presi la mano e la spinsi sotto la cintura dei miei pantaloncini in modo che potesse afferrare il mio cazzo nudo.
    
    “Oh, è lungo e grosso.”
    
    Disse.
    
    Gli tenevo la mano mentre la faceva scorrere sul mio uccello e giù fino alle palle tracciando i suoi muscoli con l’altra mano.
    
    Iniziai dal petto e scesi di lato verso gli addominali che hanno sussultato mentre vi facevo scorrere sopra la mano. Erano perfetti con una linea profonda al centro quando li contraeva, una linea che portava a quei grossi pantaloncini che indossava.
    
    Seguii quella linea trovando la testa del suo cazzo appena sotto la cintura.
    
    Ansimò mentre il mio dito ...