1. Il vicino di casa (prima parte)


    Data: 20/07/2018, Categorie: Etero Autore: Animaerrante, Fonte: Annunci69

    Sono le 10 di sera e io sono al piano di sopra sdraiata sul letto con il cellulare in mano. La voglia di andare a dormire è sparita e il sito di A69 di sicuro non mi aiuta a ritrovarla. Mentre, con una mano, curioso tra i vari profili, con l'altra mi attorciglio una ciocca di riccioli, ben consapevole che presto quella mano sarebbe finita ad accarezzare altro. Fa caldo e io indosso solamente una maglietta di qualche taglia più grande che mi scende a coprire a malapena il sedere e un perizoma di raso blu. Nel frattempo in bagno si sente lo scroscio dell'acqua che sta riempiendo piano piano la vasca idromassaggio. Ad un certo punto dalle scale si sente un rumore, dei passi e un mazzo di chiavi che si avvicina sempre di più. Sul mio stesso pianerottolo abita un ragazzo di 7/8 anni più piccolo con il quale ho già avuto un paio di incontri ravvicinati in ascensore. Scendo dal letto e vado a sbirciare dallo spioncino. -Sí è lui- e, dal borsone che regge in mano e dai capelli ancora bagnati, sembra essere appena tornato dalla palestra. Quasi come posseduta, la mia mano è finita sul pomello della porta blindata pronta ad aprirla. Grazie a un attimo di lucidità riesco a trattenermi e, sempre incollata allo spioncino, seguo quella figura sparire nell'appartamento a fianco. Faccio un sospirone, mi volto e mi lascio scivolare a terra con la schiena che struscia sulla porta mentre i miei occhi si alzano verso il cielo.
    
    -La vasca!! Avrò allagato tutto il bagno- penso..
    
    Volo a ...
    ... spegnere i rubinetti e ringrazio il cielo perché l'acqua si è fermata a pochi centimetri dal bordo dopo aver messo a dura prova il troppopieno.
    
    Di nuovo sento la porta vicina aprirsi..
    
    -dove starà andando ora il belloccio?!-
    
    Torno a spiarlo. Ha una canottiera bianca, un paio di pantaloncini e le infradito e non mi sembra abbigliato per uscire. -Dai Giulia, hai una seconda possibilità..-
    
    Marco, è così che si chiama, si dirige verso l'ascensore con in mano due sacchetti: sta semplicemente scendendo a buttare la spazzatura.
    
    -Ho un paio di minuti prima che lui risalga e non posso di certo farmi vedere in queste condizioni, ma non ho nemmeno il tempo per prepararmi e poi con che scusa lo abbordo?!-
    
    Troppi pensieri, i due minuti volano e le porte dell'ascensore si spalancano di nuovo. Ci siamo.
    
    Apro velocemente la porta ed esco, non curante della mia mise non proprio elegante.
    
    "Ciao, ti ho sentito rientrare e, visto che ho un problema con l'idromassaggio che non funziona, ho pensato che tu..."
    
    Lui si è fermato a 2m da me e mi guarda -oddio sono così conciata?!- fa scorrere gli occhi su di me, dalla testa ai piedi e dai piedi alla testa senza dire una parola. Poi mi fa un sorriso, un grosso sorriso e interrompendo il momento di silenzio mi dice: "Vediamo cosa posso fare..." -Fammi di tutto!! Nooo!! Schhhh..- Per fortuna che le mie vocine interiori posso sentirle solo io, altrimenti sarei rovinata!
    
    Mi ricompongo e continuo: "Qui sul pianerottolo è un po' ...
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