Linkami - Racconti Erotici

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... turno, no? Chiedo a Marco: - Tu che numero hai? – E lui mi fa la faccia da Beetlejuice in coda nell’aldilà. E intanto, mentre sorrido alla mamma di Marco che chiacchiera, invio a Mel un messaggio in chat comune dal cellulare “Muoviti” Marco risponde a ruota con un “Sgancia rapido, sta iniziando a venirmi sonno” prima di rimettere il suo telefono sul comodino. Mi giro, lo guardo, lui ride e si stringe nelle spalle: - Stai scherzando? – Per fortuna fa “Sì” con la testa e mi sussurra all’orecchio: - Altrimenti vanno avanti fino a domani ‘ste due – Non ha tutti i torti e comunque Melania ci sta ampiamente ignorando e sta mostrando il suo vestitino nuovo. Finalmente Marco ha l’idea che sembra geniale. Mi si appoggia con la testa, gli passo il braccio dietro le spalle e me lo tiro contro. Faccio finta di non vedere sua madre che ci lancia occhiate fugaci con un sorrisetto che secondo me ha imparato dal demonio con cui parla. Marco, a sua volta, guarda altrove e struscia con la guancia fino al collo, solleva la testa e mi bacia sotto al mento. Finalmente sua madre sospira e sbotta: - Va bene, ho capito, vi lascio da soli. Melania, tesoro, tienili d’occhio che secondo me questi due hanno più problemi di quelli che pensano – Sollevo la mano appena in tempo per poggiarla sulla bocca di Marco che sta per ribattere. Non voglio aprire un dibattito, ora, sui problemi mentali. Ne abbiamo un sacco, perché infierire? È crudele. Ad ogni modo, ci siamo. Finalmente le porte si chiudono, i passi ...

... di sua madre scendono per le scale e noi ci tiriamo di nuovo davanti il portatile bestemmiando in italiano ed in altri due differenti dialetti (uno per uno) davanti alla faccetta soddisfatta di Sua Maestà. Possiamo farcela. Il destino mi è avverso ma sono nato ottimista. Fanculo.

“Little Miss Innocent

Sugar me.”

Finalmente. Melania ha il suo bel pigiamino con una banana stampata sulla maglietta e le coscette che spuntano dai pantaloncini. Nessuno dei due commenta ma di sicuro l’abbiamo notata entrambi e, mentre lei mostra quelle tette meravigliosamente esplosive senza reggiseno che gonfiano la banana gialla su fondo verde, lasciando intravedere quel punto più teso da cui traspaiono i capezzoli… Penzola il mostriciattolo davanti alla telecamera. I suoi ricci cascano da tutte le parti, sono boccoli perfetti, come quelli di una bambola, che si arruffano in una maniera inspiegabile quando la stropicci per bene pur continuando ad andare in giro come serpi corvine. Gli occhietti si strizzano quando sorride gonfiando le guanciotte con quel sorriso da Biancaneve che se avessi meno autocontrollo, su quella bocca ci sbaverei come un cane pregandola di farmi tutto quello che vuole. Tutto. Maledetta, meravigliosa creatura. Seduta in mezzo al suo lettino a gambe incrociate. Quelle cosce così piene. Oh lo sappiamo quanto sono morbide, lisce, dolci. La sto fissando, sì. Sì che la sto fissando. Bene. Torno sul pianeta terra. Faccio il finto disinteressato a quanto cazzo mi manca e ...