1. Impercettibile spregiudicatezza


    Data: 30/07/2023, Categorie: Erotici Racconti Racconti Erotici, Etero Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... Priscilla mi prospetta di compiere un’ispezione alla sua ditta, a suo dire tanto per ambientarmi ecomunqueper familiarizzare, per adattarmi in un certo senso. All’istante medito, considerando molto bene d’aver pienamente presagito su che cosa debba acclimatarmi e assuefarmi. L’occhiata di Priscilla è un’affermazione, un trionfo,leimi vuole ingabbiare, non è una proposta né un’offerta. Priscilla estroversa, scaltra efemminaaudace qual è frattanto sorride, perché ci siamo intesi e fiutati unicamente con lo sguardo. Lei insiste per pagare il conto, ci introduciamo nella mia autovettura e dopo aver percorso cinquanta chilometri sulla statale raggiungiamo la sua ditta. Entriamo là dentro e Priscilla appronta il caffè, tra una sigaretta e l’altra mi fa da guida turistica rivelandomi pregi e difetti di taluni impiegati e doti e imperfezioni d’altri lavoratori, mi fa sfoggio dei locali, passiamo in rassegna il laboratorio, mi fa vedere la vetrina di produzione e lo stoccaggio. Mentre m’osservo intorno, lei in maniera accorta, spigliata e ottimista mi riferisce:
    
    “Attilio, sesalidi sopra ti mostro le varie sezioni e gli studi, seguimi”.
    
    Io la seguo, di sopra Priscilla mi presenta il suo ufficio personale e quello del suo affiliato, dopo m’accompagna in un vano che praticamente è stato trasformato in un deposito per stivarci le rimanenze. Inaspettatamente, là dentro, io inalo la sua gradevole fragranza, stavolta maggiormente più forte e penetrante dell’usuale. Priscilla sta ...
    ... discorrendo, ma si è approssimata di molto, adesso siamo a venti centimetri di distanza, le mie iridi non sono capaci d’osservare le sue polpute labbra. Io me le immagino passionali e tenere, in quel frangente Priscilla mi decifra nel pensiero interpretando le mie brame, perché nel tempo in cui lo sto riflettendo individuo come sono le sue labbra:sononotevolmentemiglioridi come escogitavo. In verità non ho il tempo d’abbandonarmi fra le sue labbra,intantoche sento pressare il suo prosperoso seno sul mio petto, medesima circostanza avviene anche per Priscilla, perché avverte in maniera indomabile il mio inturgidimento premere dentro i miei blue-jeans. Lei m’afferra per la testa e nel contempo muovendosi intelligentemente, digrada abilmente con l’altra mano raggiungendo il mio fondoschiena, pigiando la mia cavità pelvica contro la sua.
    
    Al presente io presagisco che i blue-jeans mi stanno realmente stretti, eppure capto e intercetto in modo inusuale qualcosa d’astruso in lei, di realmente eccentrico e incomprensibile, singolarmente ambiguo e sospetto. Dalla sembianza enormemente espansiva, valente e sciolta, in questo frangente non s’abbandona come avevo profetizzato. Durante il tempo in cui le nostre labbra s’assaggiano, Priscilla mi sospinge incoraggiandomi con lentezza all’indietro, perché solamente in quell’istante mi rendo conto che nella semioscurità d’un cantone di quel vano, c’è un tramaglio con tanto di pagliericcio. Io non lo avevo osservato fra quella miriade di carteggi ...
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