1. La prima volta


    Data: 14/07/2023, Categorie: Trans Autore: AthenaApollonia, Fonte: EroticiRacconti

    ... Guardai verso di lui sorridendo mentre gli facevo una sega.
    
    Lui sorrise e mi spinse la testa verso il cazzo.
    
    “Brava Stefy” pensai “ne vuole ancora.”
    
    Cercavo di prenderlo sempre più in profondità, anche se mi sembrava enorme, ma millimetro per millimetro sentivo le labbra avvicinarsi alle sue palle, la mia meta ambita. I suoi gemiti mi incoraggiavano sempre più. Mi sentivo sempre più vicina e in un attimo me lo sfilo di bocca, chinandosi e baciandomi appassionatamente. Mi tirò su e mi spinse piano verso il cofano della sua auto, tirando su quel poco del mio abito che copriva le mie parti intime. Con fare da esperto, con una mano spostò le mie mutandine per scoprire il mio buchetto mentre con l’altra prendeva dal taschino una bustina di lubrificante.
    
    “Ci siamo” pensai, allargando le gambe il più possibile. Lui si mise il preservativo e spalmo la crema sul suo cazzo durissimo. Quell’attimo sembrò eterno e quando lui finalmente entrò non riuscii a trattenere un gemito quasi liberatorio.
    
    “Vuoi che ci vedano?” Disse sorridendo mentre mi penetrava.
    
    “Facciano quel che vogliano,basta che non ti fermi” mugugnai, ormai stesa sul cofano, alla merce dei suoi desideri. Adoravo sentirlo dentro di me, mi sentivo completa e finalmente donna. Desiderata e posseduta da un uomo vero, in ...
    ... grado di reggere la mia fantasia con apprezzamenti sulla mia femminilità mentre la sua verga stantuffava il mio ormai dilatato buchetto.
    
    “Sto per venire...” lo sentii mugugnare e solo una cosa mi passò per la testa. Lo spinsi mi buttai in ginocchio davanti a lui, sfilai il preservativo e cominciai a succhiare più forte di prima. Da li in poi solo gemiti fino all’inevitabile esplosione nella mia bocca. Così forte e tanta che non riuscii a tenerla tutta in bocca senza farla colare sul mio mento. Ma poco importava, avevo finalmente assaggiato il frutto che da tempo desideravo; quel sapore salato che temevo di non amare che adorai subito, tanto da tirar su il seme che mi colava dal mento per berlo senza sprecare altra goccia.
    
    “Piacere di conoscerti Athena” disse sistemando Roberto
    
    “Piacere mio” risposi sorniona.
    
    Ci incamminammo verso la discoteca dove Alessia e Luca mi stavano aspettando.
    
    Salutai Roberto e entrai in macchina con i miei compagni di viaggio.
    
    “Visto che avevo ragione?” Disse raggiante Alessia. “Tu mi devi sempre ascoltare!”
    
    “Ma si dai, è andata bene” cercai di tenere tutto per me.
    
    “Immagino, si vedeva dal vostro sorriso...e da quelle macchie sul vestito” Ammicco Ale mentre Luca continuava a fissarmi dallo specchietto con lo stesso sguardo di Roberto. 
«123»