1. Il padre di Clara (seconda parte)


    Data: 13/07/2023, Categorie: Voyeur Autore: Ryan74, Fonte: EroticiRacconti

    ... una porta di ferro verde, spingi, è aperta, nel frattempo mando via il mio operaio, muoviti!”. Erika obbedisce, parcheggia nel luogo indicato, mette su gli occhiali da sole in pieno stile amante segreta, percorre il vicolo, arriva alla porta di ferro, la apre e si ritrova nel cortile sul retro del laboratorio, era un posto sporco, sembrava quasi una discarica, attraverso un minuscolo sentiero tra i vari rottami e tavole di legno, Erika giunge a una porta, dove dietro vede nitidamente il suo amante.
    
    “Lo vedo, con un gesto mi dice di entrare, entro e subito gli chiedo se siamo soli e lui mi risponde di si, che aveva anticipato la chiusura per pranzo per un impegno improvviso così si è sbarazzato dell’operaio, ero troppo eccitata” Io, non riesco a trattenermi “E? Che ti ha detto?” Erika “Mi dice che sono una gran troia, che non mi è bastato l’altro pomeriggio e mi ordina di togliere la mutandina” E qui Erika mi racconta che lui se ne stava appoggiato a un piano lavoro, nel retro del negozio, c’era poca luce e lei si sfilava le mutandine mentre lui tira fuori il cazzo dal jeans e comincia a smanettarlo e gli diventa subito duro, gli si avvicina e gli dice “Forza, succhia!” Erika “Io mi piego sulle ginocchia e comincio a succhiarlo, lui mi prende per i capelli e mi spinge contro di lui… ehi ma quando sei eccitato?” Completamente assorbito dal suo racconto e sorpreso dalla sua domanda rispondo con un timidissimo “Tanto!” ma quello che mi sorprende davvero sono le parole ...
    ... successive di Erika “Puoi toccarti, anzi mi piacerebbe che lo facessi, tanto ho capito che sei eccitatissimo, anzi, se vuoi che io continui con il mio racconto, ti devi segare davanti a me” Sono in imbarazzo, sono eccitato, sono confuso ma mi tolgo i bermuda, mi tolgo i boxer sotto lo sguardo curioso di Erika, apro le gambe mettendo in evidenza il cazzo molto duro “Così va bene?” e inizio a segarmi. “Mentre glielo prendevo in bocca, lui mi insultava, mi diceva che nonostante fossi solo una ragazzina lo succhiavo bene, che avevo talento per il pompino ma che mi mancava ancora un po' di esperienza, dopo qualche minuto mi dice di alzarmi, di spogliarmi completamente, mi dice che un paio di giorni dopo il pomeriggio a casa mia, una sera gli si è drizzato talmente tanto che ha chiamato sua moglie in camera e che l’ha scopata come un animale e io mi sono così eccitata per essere stata io il suo desiderio che…” E qui Erika aveva un’altra voce, da gran porca, seduta di fronte a me, con gli occhi perennemente sul mio cazzo, si sfila la mutandina, la toglie completamente, apre le cosce e comincia a masturbarsi “...che gli dico, di mettermelo dentro!” L’uomo, eccitatissimo, gira Erika, la fa appoggiare al piano di lavoro ma solo le braccia, Erika a messa a novanta apre bene le gambe, lui gli mette una mano tra le cosce e compiaciuto nota che la fica era completamente bagnata, si toglie il pantalone e la penetra. Era una scena surreale, io ed Erika non eravamo più i due amici di un tempo, ...