1. The gift: Episodio 6 Elohim ki twob


    Data: 08/07/2023, Categorie: Sentimentali Autore: PabloN, Fonte: EroticiRacconti

    ... Luisa, non sapendo bene a chi rivolgersi. L’unica cosa certa era che Chiara fosse la madre, il resto un enigma.
    
    Luisa le parla, cerca di tranquillizzarla, le tiene la mano.
    
    Guido concentrato sulla strada e sull’evitare qualche stronzo che vista l’ora si illude di essere a Monza.
    
    Arriviamo all’ospedale e tutto accade in fretta.
    
    Chiara nel corridoio, sulla carrozzina.
    
    L’ostetrica che le viene incontro sorridente, guardando noi due con la stessa aria perplessa del corso.
    
    Sempre lei che chiede chi entrerà in sala parto.
    
    La mia risposta: “Lei”
    
    Lo sguardo di Luisa, in cui leggo gratitudine. Siamo stati idioti, perché non ne avevamo parlato prima?
    
    Luisa che mi dice “Grazie”
    
    Io che le rispondo “Sei stata privata della maternità. Non posso restituirtela, ma voglio che sia tu a gioirne con Chiara”
    
    Entrano e poi..l’attesa. Eterna. Conosco ogni mattonella del corridoio, potremmo darci del tu. Ho contato le sedie, i quadri appesi, cercato ogni appiglio per sedare l’ansia. Nel dubbio ho provato ogni merendina o schifezza della macchinetta automatica. Sono tante, ho persino la nausea.
    
    Poi, si apre la porta.
    
    “Venga” mi dice l’ostetrica.
    
    Almeno, credo dica così. L’unica cosa che sento è un pianto, ...
    ... potente, vitale, che rimbomba nel corridoio e mi guida.
    
    Chiara è lì, nel letto. Stanca, scarmigliata, provata, gli occhi rossi. Mi fa un’enorme tenerezza.
    
    Tra le sue braccia, nascosta in un fagotto di lana e cotone, lei. Ludovica.
    
    Vedo le manine agitarsi sopra la stoffa, gli occhi lucidi di Luisa che non mi sembra meno provata di Chiara.
    
    “La vostra bambina sta bene. L’indice di APGAR è perfetto. Ora devono solo riposarsi” dice l’ostetrica. La vostra bambina. La frase mi rimbomba nelle orecchie. La vostra bambina.
    
    Luisa la prende dalle braccia di Chiara. Si gira verso me. Me la porge. Sono bloccato. Non vedo nulla, tutto è offuscato. Me la mette tra le braccia. Non dovevi farlo Luisa, ora come farò?
    
    La guardo attraverso il velo di lacrime e mi sembra bellissima. E’ una balla lo so. I neonati sono brutti, tutti. Venire al mondo è una faticaccia e ci vuole qualche giorno per riprendersi.
    
    Chiara mi guarda, sorride.
    
    Io immagino Dio, lassù, guardare questi quattro esseri umani, persi nel caos del mondo. Lo immagino sorridente. Mentre penso ad un finale (ma quale finale, questo è solo l’inizio!) per questa storia sconclusionata solo tre parole mi vengono in mente:
    
    ELOHIM KI TWOB (E DIO VIDE CHE ERA COSA BUONA) 
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