1. adriana 3 birreria


    Data: 15/07/2018, Categorie: Erotici Racconti Etero Autore: robertino48, Fonte: RaccontiMilu

    ... qualcosa!
    
    -E non ti basta tutto quello che ti sei spazzolata ieri sera?
    
    -No1
    
    Entrarono in cucina, sempre nudi, Adriana tirò fuori fette biscottate, marmellata, dolcini, non c’era latte, per cui prepararono del the di cui Adriana si servì abbondantemente.
    
    -Con la fica così non si può scopare, Che facciamo?
    
    -C’è il sole, possiamo andare a spasso come persone normali.
    
    -Preferirei scopare, ma me la devo conservare in buono stato per dopo; usciamo!
    
    Adriana fu subito pronta: uno short di jeans ed una maglietta rosa, aderente che metteva in risalto le ‘autoreggenti’.
    
    -Toh, hai messo i pantaloni, non la tieni all’ aria?
    
    -No, ho messo anche le mutande,mutande mutande, non perizoma ed un assorbente con la cremina.
    
    Antonio invece si rivestì con gli abiti che oramai indossava da più di due giorni, i pantaloni di jeans per quanto scuri mostravano ancore le tracce dell’ incidente serale.
    
    -Forse sarà il caso che ti cambi, passiamo da casa tua.
    
    -Chiamala casa: una stanza ammobiliata in un appartamento per studenti! Per fortuna in questo periodo sono solo.
    
    -Aspetta, vado a pisciare.
    
    Pochi secondi e dal bagno si udì Adriana frignare:- Ahia, mi fa male, mi brucia!
    
    Antonio entrò e trovò Adriana seduta sulla tazza, con pantaloni e mutande alle caviglie, le cosce aperte, il volto rigato di lacrime: -Mamma come mi brucia!
    
    Antonio cercò di consolarla, l’aiutò a rivestirsi, poi uscirono.
    
    La casa era vicina, salirono; mentre Antonio cercava cosa ...
    ... mettersi Adriana andò di nuovo in bagno:
    
    -Mi scappa, mi scappa, me la faccio sotto! -Uscirono solo poche gocce, ma sembravano di fuoco:
    
    -Mi brucia,cazzo come mi brucia!
    
    -Se non ti senti bene rimaniamo qui.
    
    -No, no, andiamo.
    
    Decisero di andare al parco dei divertimenti, si sarebbero distratti un po’.
    
    Adriana ogni tanto si metteva una mano tra le cosce: -Mi brucia, ma di meno, mi scappa sempre da pisciare, ma riesco a tenerla, almeno per ora.
    
    -Guarda che bagni non ce ne sono, se la devi fare metterai il culo all’ aria davanti a tutti!
    
    -Non mi dispiacerebbe!
    
    Dopo un’oretta Adriana iniziò ad essere nervosa: Non ce la faccio più, tra un poco mi piscio sotto!
    
    -Gabinetti non ne vedo.
    
    -Andiamo, prendiamo la ruota panoramica!
    
    Adriana trascinò Antonio e salirono sulla cabina.
    
    Adriana si slacciò i pantaloni ed appena la cabina iniziò a salire se li calò.
    
    -Che fai?
    
    -Devo pisciare. -E si calò le mutande.
    
    -Qui?
    
    -Si qui!
    
    -Ma la piscia cadrà giù a pioggia, se ne accorgeranno tutti!
    
    -No1 Stai a vedere!
    
    Adriana estrasse dallo zainetto che aveva in spalla una busta di plastica:
    
    -Ecco la tazza del cesso!
    
    Si accucciò sul fondo della cabina, si mise la busta tra le cosce, sotto la fica e cominciò a pisciare:
    
    -Brucia ancora, ma di meno! Ah, mi sento meglio!
    
    -E mo che te ne fai della busta?
    
    -Quando scendiamo la butto tra le immondizie, semplice no?
    
    -Hai fatto venire voglia di pisciare anche a me!
    
    -Non c’è problema, tira ...
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