1. adriana 3 birreria


    Data: 15/07/2018, Categorie: Erotici Racconti Etero Autore: robertino48, Fonte: RaccontiMilu

    ... sensibili.
    
    Quella mattina Antonio aveva si cacato, ma con il cazzo imprigionato dalla fica di Adriana non era ancora riuscito a pisciare, il contatto con l’ acqua costituì uno stimolo potente e Adriana se ne accorse:
    
    -Che c’è, piccolo mio, devi fare la pipì come ieri sera! Dai fai pipì!
    
    E diresse la punta dell’ uccello verso la passera:
    
    -E’ proprio bella calda come ieri mattina, devi proprio avere la febbre, la febbre del sesso!
    
    E continuò a farsi annaffiare fino a quando il getto non si affievolì per poi cessare del tutto, si mise in ginocchio e succhiò il cazzo moscio che al contatto della bocca calda riprese vigore.
    
    -Hai proprio buone riserve, un altro non sarebbe già arzillo dopo pochi minuti! Leccami la patatina che poi voglio riprovare il tuo cetriolo1
    
    Adriana si sdraiò sul fondo della vasca ed aprì le cosce a squadra, Antonio si mise carponi ed incominciò a leccarla, dal clitoride in giù, si soffermò sul buchino della pipì, come aveva fatto il giorno prima, suscitando in Adriana intense sensazioni:
    
    -Attento che ti piscio in faccia!
    
    -Fai!
    
    Antonio si allontanò un pochino, mentre un getto dorato spuntava dalla fica e, con un piccolo arco,
    
    gli finiva sul collo, quando il getto si affievolì riavvicinò la bocca ed assaporò il liquido ambrato.
    
    -Sembra di sentire ancora il sapore della birra!
    
    Poi riprese a leccare, le labbra, l’apertura della vagina che emise un liquido filante e biancastro, il buco del culo, che sapeva ancora di ...
    ... merda e che si contrasse spasmodicamente sotto lo stimolo.
    
    -Ce la fai a scoparmi ancora?
    
    -Ci provo!
    
    Antonio la infilzò con violenza e Adriana emise un grido misto di sorpresa e dolore, poi incominciò a pomparla con energia; sotto il getto dell’acqua i due corpi bagnati ricordavano un film ambientato nella giungla equatoriale.
    
    Antonio aveva bisogno di più tempo e fu così che Adriana venne per prima, uno, due, tre orgasmi, poi, diventata ipersensibile, iniziò ad aver dolore, si lamentò un poco, avrebbe voluto sganciarsi, ci provò anche, ma Antonio era troppo infioato nel tentativo di raggiungere anche lui l’orgasmo, la trattenne e la pompò con maggiore ansia fino a quando non venne anche lui emettendo una piccola quantità di sborra molto densa.
    
    -Ahia come mi brucia la fica! Sei arrivato proprio al limite!
    
    -Ho solo bisogno di ricaricarmi un pochino.Comunque brucia un poco anche a me!
    
    Uscirono dalla doccia, si asciugarono, poi Adriana tirò fuori da uno stipo uno specchietto ad ingrandimento e se lo mise tra le cosce per guardarsi:
    
    -Guarda la mia farfallina ‘ disse piagnucolosa – è tutta rossa, quel brutto calabrone l’ha maltrattata. Cattivo!
    
    -Mica l’ho fato apposta, sei stata tu a stuzzicarmi, guarda il mio pisellino come è irritato!
    
    Adriana prese una crema lenitiva e se la sparsero reciprocamente sulle parti irritate.
    
    -Ho fame, non mi basta solo il caffè! Faccio sempre colazione, ieri ero grogghi e, comunque mi sono bevuta il bibitone, oggi voglio ...
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