1. adriana 3 birreria


    Data: 15/07/2018, Categorie: Erotici Racconti Etero Autore: robertino48, Fonte: RaccontiMilu

    Camminarono a passo spedito per circa mezz’ora prima di raggiungere la birreria; lungo la strada Antonio si diede da fare: camminavano abbracciati, con Adriana aggrappata a lui, e lui ne approfittò per metterle la mano nella camicetta e palparle le tette; Adriana faceva un po’ la ritrosa, ma era solo una posa, le piaceva che Antonio la toccasse: i capezzoli si erano fatti duri e sensibili, non poteva non essersene accorto, la fica era diventata tesa come una corda di violino, si sarebbe volentieri fatta un ditalino là, in mezzo alla strada, ma non poteva, era ancora chiaro e c’era gente, per lo stesso motivo Antonio le palpò le chiappe attraverso al stoffa sottile della gonna, ma non ebbe il coraggio di infilare sotto la mano.
    
    Quando giunsero alla birreria si era appena fatto buio, presero un tavolo di angolo da cui si dominava tutta la sala, ordinarono un piatto tirolese, pieno di riso, patatine, verdure, salsicce e carne grigliata ed un boccale da un litro di birra a testa. Mangiarono di buon appetito e la birra scese con grande facilità, tanto che presero un ulteriore boccale da mezzo litro per ciascuno ed anche questo scese agevolmente.
    
    Durante la cena Adriana non stava mai ferma, si girava , si muoveva, accavallava le gambe, si sistemava sulla panca, era irrequieta.
    
    -Che hai? Non ti senti bene?
    
    -No! Sto benissimo1 Solo un po’ scomoda sulla panca.
    
    Antonio prese per buona la spiegazione, ma gli sembrava una agitazione troppo starna, valle a capire le ...
    ... femmine!
    
    A fine cena presero una Williams, Adriana pagò e ripresero la strada di casa.
    
    -Mamma come sono piena, mi sento scoppiare lo stomaco!
    
    -Con quello che hai mangiato e bevuto’.
    
    -Non più di te!
    
    -Io sono più grosso di te e ho lo stomaco più capiente!
    
    -Sarà1 Sta di fatto che mi sento un palloncino! Aspetta’ devo fare il ruttino.
    
    Adriana si appoggiò al muro, si concentrò, deglutì un po’ di saliva, poi emise un rutto fragoroso, da camionista, tanto che un passante si fermò e si girò a guardare.
    
    -Avrà pensato che sia stato io, povero innocente, a cacciare questo tuono’
    
    -Meglio,- disse Adriana, continuando a ruttare in maniera più discreta, -però ora mi sento meglio
    
    Camminavano lentamente, sempre abbracciati, sempre con la mano di Antonio sulle tette di Adriana; dopo una decina di minuti Antonio incominciò a sentire un altro effetto della birra che in pochi minuti si fece impellente: era diventato nervoso, iniziò a toccarsi il pisello sempre più agitato, lo strizzò, lo compresse, ma niente da fare: gli scappava da pisciare urgentissimamente.
    
    -Che hai? Non stai bene?- Domandò con un po’ di ironia Adriana.
    
    -Mi scappa da pisciare, devo trovare un buco dove farla!
    
    Vieni! Adriana lo tirò in un vicoletto laterale.
    
    -Come va?
    
    -Se non mi sbrigo rischio di farmela addosso!
    
    -Io questo rischio non lo corro!- Disse Adriana ed alzò la gonna mostrando la fica nuda, -non ho nulla da bagnare!
    
    Allargò un poco le cosce e cominciò a pisciare liberamente. ...
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