Una giornata speciale (parte 2): la commessa - Racconti Erotici

Una giornata speciale (parte 2): la commessa

... gioielli che Sara le aveva detto di indossare per essere riconosciuta dalle sue amanti di quel giorno. Marika camminò per un po' in cerchio attorno a lei, scrutando ed osservando ogni centimetro di quel meraviglioso corpo giunonico. Poi le si fermò davanti posando gli occhi sulle sue grandi tette, le afferrò i capezzoli già turgidi tra le dita e li strizzò forte torcendoli. Sul volto di Lisa comparve una smorfia di dolore e un "Ahi !" le sfuggì strozzato dalla gola. Marika tenendo stretti i capezzoli tra le dita le stampò un bacio in bocca con la lingua «Stai per essere mia piccola troietta» le sussurrò poi all'orecchio. Lasciò la presa dai capezzoli si diresse verso un mobiletto poco distante, aprì un cassetto e ne estrasse una serie di grandi foulard colorati, e un paio di mutandine di pizzo, «Mettile !» le ordinò porgendogliele. Lisa non capiva il senso di quella richiesta, ma non obbiettò ed eseguì quanto richiesto. Marika si portò dietro di lei e con uno dei foulard le bendò gli occhi. Poi, accompagnandola per le spalle la condusse verso una piccola panca imbottita rivestita di pelle nera, la fece salire in ginocchio, poi le spinse giù il busto facendoglielo poggiare sulla seduta, le afferrò i polsi e glieli fece portare dietro le ginocchia legandoli insieme con un altro foulard, poi utilizzandone un altro ancora legò insieme i piedi all'altezza delle caviglie.

Lisa era spaventata ed eccitata allo stesso tempo, si trovava in quella posizione oscena, con il culo in ...

... altro, impossibilitata a muoversi, in balia di quella donna.

La sentì allontanarsi e frugare di nuovo in uno dei cassetti del mobiletto, poi tornò verso di lei, qualcosa emetteva un sordo ronzio. Avvertì le dita di Marika intrufolarsi sotto la stoffa delle mutandine e frugare nella sua figa completamente bagnata, un istante dopo le dita vennero sostituite da qualcosa di duro che vibrava, sentì la sua passera aprirsi ed accogliere in profondità l'ovetto vibrante che le stava inserendo con decisione, infine avvertì la stoffa delle mutandine tornare al suo posto per impedire di far scappare l'ovetto dalla sua vagina.

Marika si allontanò nuovamente lasciandola li a mugolare mentre l'oggetto infernale le riempiva la fica e la faceva godere con le sue intense vibrazioni.

Lisa non capiva cosa altro stesse succedendo, la sua mente era presa dagli spasmi di piacere, dal calore e da formicolio che ancora pervadeva le sue natiche, quando i tacchi di Marika rintoccarono avvicinandosi. La stoffa del cavallo delle mutandine si scostò nuovamente e questa volta le dita di Marika stavano sfilando il butt-plug dal suo ano che restò leggermente dilatato, un istante dopo qualcos'altro di duro si appoggiò al suo buchetto. Una leggera ma decisa spinta e lo sfintere si aprì e il ventre di Lisa accolse e si lasciò riempire da un grosso e lungo strap-on.

Marika afferrò Lisa per i fianchi, le vibrazioni dell'ovetto si trasmettevano dalla vagina all'ano e lungo lo strap-on solleticando anche ...