1. Neuronauta


    Data: 10/06/2023, Categorie: Sentimentali Autore: cagliostrus, Fonte: EroticiRacconti

    ... ogni dettaglio del rapporto morboso che aveva accettato, cedendo all'impulso della carne, con un tassista dal fascino tenebroso, che l'aveva talmente turbata da lasciarsi sedurre, durante il tragitto verso la sua casa. Era stato un raptus, diceva, non era amore, solo passione, maledetta attrazione. Pur rendendosi conto che fra loro c'era un abisso, nessuna possibilità di condividere alcun interesse vitale, e nonostante ogni volta si ripromettesse di non cedergli più, ogni volta che lui di notte suonava, era costretta ad aprirgli per non fargli destare tutto il vicinato. E poi con la porta socchiusa cercava di convincerlo a lasciarla stare, ma alla fine cedeva alla sua bramosia. Poi si odiava e nel raccontarmelo si mortificava, implorando perdono.
    
    Anche oggi mi ritrovo a navigare in quelle stesse torbide ed infide acque, dove sono sballottato da sentimenti contrastanti e rischio di cozzare sugli scogli di scelte sbagliate o colpi di testa. Perché con la stesso atteggiamento freddamente calcolatore ho indotto “Aurora13”, a confessarmi di avere tradito non solo il fidanzato che non vede da 40 giorni a causa dell'epidemia, ma anche me, cedendo alla corte che da alcuni giorni le stava facendo un vicino di casa, l'unico uomo che le ...
    ... attuali restrizioni di movimento le consentono di incontrare senza infrangere la legge.
    
    A rinfocolare ulteriormente la tempesta di fuoco che celavo sotto l'apparente calma, facile a fingere con la scrittura, lei giustifica questa sua resa, peraltro coronata da un intenso appagamento sessuale, con il fatto di aver proiettato su di lui i sentimenti che prova per me. Come se lui fosse un mero oggetto transizionale, sul quale si riversa, appagandosi, la forte attrazione che si è instaurata fra noi, nonostante l'amore vivo e forte che ha per il fidanzato.
    
    Sono un Torquemada! Con Aurora13 come allora con Isabella, dismesso il saio del confessore indosso la toga ed il tocco del giudice e condanno tutti, innanzitutto me stesso, all'esilio, alla solitudine, all'assenza dell'altro. Una condanna non assoluta però, perché lascio una porta che solo l'altra può aprire, difficile come una prova d'amore. Isabella l'aprì, rompendo il muro del mio ostinato silenzio, imbarcandosi su di un aereo e volando verso un futuro ignoto in cui avrebbe potuto, forse, trovare le mie braccia aperte. Si gettò non sapendo e mi ritrovò.
    
    Anche Aurora13 ce l'ha a portata di mano, la maniglia per aprire questa mia porta chiusa, ma sono sicuro che non la userà. 
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