1. Neuronauta


    Data: 10/06/2023, Categorie: Sentimentali Autore: cagliostrus, Fonte: EroticiRacconti

    “Sai cosa penso ti ci vorrebbe, Barbarè?” La tazzina del caffè in una mano e il telefono nell'altra mi affaccio sul balconcino di casa a respirare l'aria frizzante del mattino, ammirando le numerose conifere che svettano in giardino. “Una bella crociera sul Nilo, o meglio ancora, perché molto meno "di massa"... su un Caicco Turco! Sii! Ottimo... arrivi in volo ad Antalya, lì ti aggreghi facilmente a qualche comitiva inglese o francese... italiani mosche bianche, grazie a Dio!”
    
    La mia amica Barbara cerca di dirmi qualcosa, ma io, preso dalla mia logorrea, proseguo imperterrito: “I tedeschi sconsigliabili per la sospettosità e la tirchieria... e ti imbarchi su uno di quei caicchi in legno, favolosamente "marini", con vele a picco ed equipaggio di 2-3 persone... Solo una decina di ospiti paganti, al massimo. Incrociano pigramente fra i porticcioli e le baiette del golfo di Antalya nel sud della Turchia.”
    
    Rientro in cucina e gettando distrattamente la tazza nel lavello, proseguo: “Posti stupendi per panorami di rigogliosa bellezza e poi... le vestigia disseminate ovunque di civiltà perdute, come quella Licia...“ Barbara mi saluta, ha impegni, deve scappare, rispondo distrattamente con la mente che vaga, presa dai ricordi a quella volta che...
    
    ... salpando da Alania, situata nel tratto più occidentale del largo golfo di Antalya, alla volta di Cipro, alle otto di sera di un giorno di luna piena... il mare era una tavola appena increspata da una dolce brezza di terra, ...
    ... che spingeva le mie vele al traverso, a 5- 6 nodi. Le mie narici erano inebriate dalle miste fragranze della macchia mediterranea, che i refoli portavano dalla terra ancora irraggiata dal sole al tramonto, sul mare già rinfrescato dalle prime carezze della sera.
    
    Alla mia destra l'enorme sfera arancione del Dio della Vita già lambiva l'acqua e la rendeva scintillante di tutti i colori caldi, dal bianco dorato agli ocra e ai rossi. Alla mia sinistra lo fronteggiava, altera e maestosa, quasi che la di Lui luce riflessa fosse la propria, la Luna! Con Essa la schiera delle tonalità notturne, dal nero diaspro al cobalto, si sfumava nei blu e negli azzurri via via procedendo nella volta celeste, fondendosi al mio zenit con le luci solari.
    
    Gli unici suoni che udivo erano quelli sottili, delle acque tagliate, spruzzate e disperse dalla prua affilata e leggera, suoni argentini ed evocatori... mi riportavano alla mente giovanili ricordi di un ruscello cristallino nei boschi incantati della Val Meledrio, alle pendici del Sasso Rosso.
    
    Rivivo quel momento, eccomi ancora lì, assolutamente solo, seduto sul teak a gambe incrociate, con le spalle appoggiate al piede dell'albero maestro, al centro perfetto di tanta armonia. Sono scalzo, vestito solo di un logoro paio di calzoncini corti, una volta verdi, ora color del mare e di un turbante di lino, nocciola stinto, male avvolto attorno alla testa e con una falda che mi ricade sulla spalla destra. Guardo, annuso ed ascolto l'assoluta ...
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