1. Il viaggio di Cecilia 4


    Data: 03/06/2023, Categorie: Sentimentali Autore: beatrice, Fonte: EroticiRacconti

    Viterbo - Bolsena 1630
    
    quello è il suo palazzo preferito, un po' per com'è: rinascimentale, austero, senza orpelli e non troppo grande, e un po' perché posto in una città che sente sua. Secondo me il fatto di essere in mezzo a boschi traboccanti di selvaggina è il vero motivo, ma non glielo dico altrimenti litighiamo.
    
    Lui, invece, dice che gli piace perché teatro del nostro primo amore.
    
    In quelle ore eravamo ancora nudi, uno affianco all'altra sdraiati su quel tappeto, appagati ma non sazi; lo stavo stuzzicando quando rintoccò la prima ora postmeridie* dal bronzo del comune,
    
    "te tu sei tutta matta!" sorpreso e divertito "rendimelo che dovevo già essere al banco in san Lorenzo per la chiusa!" si alzò e iniziò a vestirsi in fretta, poi riprese: "vieni con me?",
    
    "ed io che c'entro, sono i tuoi affari" obiettai,
    
    "mi fa piacere se ci sei; poi, prima vedi e prima impari; vestiti che andiamo, è già tardi!",
    
    "come impari???",
    
    "poche chiacchiere, su, su, bellina!",
    
    "questa me la spieghi..." iniziai a vestirmi,
    
    "per strada... no quello no" mi fermò la mano sul vestito "bella invenzione per cavalcare ma adesso no, nel baule in camera ce n'è uno blu e azzurro, se ti piace è tuo",
    
    andai e aperto il baule domandai sorpresa a voce alta:
    
    "...mica questo sopra, vero?",
    
    "certo, quello",
    
    "io sarò matta ma te sei scemo!!! sono una popolana non una contessa",
    
    "e non è ancora nulla... dai, fatti vedere!",
    
    "mi aiuti con i nastri dietro le ...
    ... spalle?",
    
    "certo... che diavolo... è perfetto! devo dare due scudi in più al sarto",
    
    "ci saranno voluti due mesi per farlo, non fare il furbo! non è per me",
    
    "forse pure di più, ma l'ha regolato sulle misure che gli ho dato io, adesso è solo tuo; andiamo, mia domina?",
    
    "quella notte? questa non me l'avevi detta... non posso acc...",
    
    annuì sorridendo e con un dito mi zittì le labbra
    
    Uscimmo nella luce del pomeriggio e un calessino lucidato brillava con già il cocchiere pronto.
    
    Il tratto, brevissimo, per sicurezza non veniva fatto a piedi e Michele faceva da scorta. Saliti.
    
    Appoggiai la guancia sulla spalla di Mario mentre mi parlava e carezzava il viso, poi quasi sottovoce chiesi:
    
    "perché tutto questo? mi stordisci.",
    
    "te l'ho detto: non posso tornare indietro" sospirò "se ti avessi incontrata due anni fa... ma voglio da oggi solo te, sono rapito dalla tua grazia, quell'eleganza naturale che hai, la tua intelligenza mi affascina",
    
    "finiscila che tanto non ci credo, chissà a quante l'hai già detto... e tua moglie?",
    
    "Berenice? gran donna, ma lontana miglia dal tuo valore. Partiamo domattina insieme per Siena" mi guardò dritto negli occhi dicendomelo "desidero essere onesto anche con lei, ti presenterò alla mia famiglia... e vedrai la mia piccolina Agnese",
    
    "hai una bimba anche!!??",
    
    "un anno quando saremo lì; eccoci!"
    
    Fra i movimenti del giorno c'erano lettere di cambio, piccoli prestiti, riscossioni e una richiesta di credito, con pegno, per ...
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