1. L'architetto ed il figliastro ep.1


    Data: 25/05/2023, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Amotuttodime, Fonte: Annunci69

    ... sembrava una piccola piscina. Con il suo modo autoritario, lui mi disse:"fra mezz'ora viene una persona, tu stai in bagno, e dopo una quindicina di minuti che lui e' qui, tu esci in accappatoio". Mi aveva preparato un accappatoio mini che mi copriva appena due dita sotto la fica; stavo per chiedere qualche spiegazione di tutto ciò, ma lui mi disse:"fai come ti dico, questa è la sorpresa per te!". Io mi preparai a fare un bagno, a riempire quella vasca ci vollero solo cinque minuti, visto il getto del rubinetto. Mi spogliai e mi infilai in vasca: fu una sensazione bellissima, molto rilassante. Dopo un po', sentii che bussavano alla porta, e sentii che l'architetto salutava molto affettuosamente qualcuno.
    
    Io avevo quasi dimenticato che dovevo uscire in accappatoio, mi stavo chiedendo chi fosse il tipo; poi mi ricordai che lui mi aveva detto di uscire in accappatoio, così feci: uscii dalla vasca, mi detti un sciugata e mi infilai il mini accappatoio; forse era meglio uscire nuda sicuramente avrei fatto meno affetto. Non appena uscii dal bagno, vidi un ragazzone di colore, altissimo, era forse due metri. Non era proprio nero, ma di un mulatto scuro; era molto bello di viso, vestito con un jeans e una polo che spiccava nel colore della sua pelle. Devo dire che ra veramente una sorpresa perché rimasi un po' affascinata da quel giovane. L'architetto ci presentò, e quando mi dette la mano, vidi che anche lui era un po' imbambolato. L'architetto allora, mi tirò su di lui e mi ...
    ... abbraccio', mi disse che quel ragazzo era come se fosse stato un suo figlio e pure medico. Ci sedemmo nel salottino, io sulle sue ginocchia, lui che mi cingeva la vita. Poi rivolgendosi al giovane, gli disse:"te l'avevo detto che era bella!"; il ragazzo, accompagnando con un cenno della testa, rispose:" stupenda!".
    
    L'archetto, con la mano, mi apri l'accappatoio e comincio' ad accarezzarmi il fianco fino all'inguine. Poi mi fece segnale di alzarmi e mi disse:" vai da lui!". Quel ragazzone si alzò e mi strinse, ma vista la sua altezza, si dovette piegare per abbracciarmi e baciarmi. Con una mano mi strinse le chiappe, l'altra la infilò sotto l'accappatoio e mi mise un dito nella fica; il suo dito era grosso quanto il pene di mio marito. Mentre mi stringeva, sentii come un braccio fra di noi; pensai che l'architetto volesse collaborare, ma abbassando gli occhi, vidi che quel volume era dentro i suoi pantaloni.
    
    Ero molto eccitata, lui mi allontanò un po' per darmi lo spazio per sbottonargli e abbassare i paltaloni; fu davvero una bella sorpresa: un'uccello veramente enorme schizzò fuori. Mi venne la pelle d'oca, pensai:" ma come fccio a farmi penetrare da quell'arnese, questo mi manda in ospedale!. Un'uccellone nero, sui venticinque centimetri e largo quanto una lattina di coca cola. Però ero affascinata da quel membro; mi sono sempre piaciuti i grossi calibri, ma di così enormi non ne avevo mai visti. Mi abbassai e lo iniziai a leccare tutto, imboccai la cappella, ma anche con ...