1. Ninfe


    Data: 22/05/2023, Categorie: Masturbazione Autore: Juan Alberto, Fonte: EroticiRacconti

    ... via velocemente, sono rimasta da sola ad aspettare, non potevo andare via, dovevo restare lì.
    
    Dopo una mezz’ora si è fatto un silenzio opprimente, è comparso un uomo bianco e biondo come me, era alto forse 1,90 mt. più o meno, una ragazza di capelli sciolti si inginocchiò e mise la sua testa sotto la tunica corta che indossava questo uomo, i movimenti della testa della ragazza erano ovvi, li stava facendo un pompino.
    
    Dopo qualche minuto, la ragazza andò via, lui mi guardò per la prima volta, adesso io ero sicura e volevo che lui mi scopasse, avrei dato la mia vita per sentire il suo cazzo dentro di me.
    
    Lui si avvicinò a me senza cerimonie, poggiò il suo cazzo sul mio pancino, arrivava poco più sopra del mio ombelico, era enorme, grosso come il mio avambraccio, la mia micetta vibrava in anticipo, lui aprì le mie grandi labbra con la cappocchia del suo cazzo, poi in una lunghissima e delicata ed unica spinta, lo fece arrivare fino alla mia cervice, ebbi il mio primo orgasmo, lui quasi non si muoveva, era la sua michia che andava dentro e fuori dalla mia vagina, in un momento mi sembrava di scopare con un cavallo, riuscivo anche a vedere la sua crini splendente, poi mi sembrava un lupo che fotteva la mia fica, sentivo le sue fauci vicino al mio collo, ogni volta che cambiava il personaggio, i miei orgasmi erano una carrellata di singhiozzi, strilli, urletti, gemiti, tremolii, ero impazzita di piacere, non so cosa fosse ne chi fosse, mai ero stata scopata così a lungo e ...
    ... così bello.
    
    Sono rimasta quasi svenuta, lui se ne era andato quando aprii gli occhi, le ragazze che mi avevano bagnate sono venute coi frutti e pesci arrostiti, avevo molta fame, quando mi alzai e ho visto miei ricci biondi della micetta sporchi di sangue, come se fosse stata sverginata un’altra volta, non lo capivo ma mi piaceva in un certo senso.
    
    Scomparirono tutti e un’altra volta quel silenzio inusitato, come dal nulla lui comparve vicino a me … la sola sua presenza mi fece sdraiare ed allargare le mie cosce, lui mi penetrò con forza facendomi urlare, come se volesse punirmi mi scopava violentemente, era aggressivo, è comparso il lupo e le sue fauci si sono chiavate sul mio collo sommettendomi, sentivo le grosse palle del cavallo che colpivano con forza le mie natiche, ma anche questa volta ebbi un susseguire di orgasmi, anche questa volta volevo non finisse mai di scoparmi, anche questa volta scomparì, lasciandomi sfinita.
    
    Non so quanto tempo mi sono addormentata, mi svegliai col cantico degli uccelli, non c’era più nessuno … solo il letto di fiori e fogli, la mia micetta bionda coi peli ricci, era appiccicosa, c’era ancora il seme di quel essere dentro di me, avevo ancora voglia di scopare, ho camminato verso la spiaggia tutta nuda, il sol leone sopra la mia testa mi faceva supporre fosse mezzogiorno.
    
    Mentre camminavo sul sentiero più avanti, c’era un grosso tronco d’albero liscio e abbattuto, in mezzo sporgeva un tronchetto a forma di cazzo, era tal la mia ...