1. Amore impossibile 5 - la prima volta


    Data: 12/07/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: raccontastorie, Fonte: Annunci69

    Chiedo scusa se mi sono assentato per un po' di tempo, ma ho avuto problemi con il mio pc, ed inoltre non ero sicuro che Voi lettori foste interessati alla continuazione, poi dopo aver ricevuto svariati messaggi privai in cui mi si chiedeva di continuare, mi sono deciso.
    
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    Finalmente era arrivato il tanto sospirato week end, solitamente Roberto giocava ogni fine settimana, ma grazie alle festività natalizie alle porte, era libero. Tutto era stato organizzato nei minimi dettagli, una macchina discreta, non troppo appariscente, con i vetri oscurati sarebbe andata a prendere Roberto, proprio sotto casa, passando per parcheggi interrati, e l'avrebbe condotto in una discretissima località di montagna in Val d'Aosta, non troppo affollata, lontana dal mondo caotico della città.
    
    Giuseppe avrebbe raggiunto la stessa località con il treno, in questo modo nessuno avrebbe potuto sospettare.
    
    Giuseppe si svegliò di soprassalto, non aveva chiuso occhio tutta la notte, era troppo emozionato al solo pensiero di poter trascorrere del tempo con il ragazzo dei suoi sogni.
    
    Scese dal lettone e si buttò immediatamente in doccia, una doccia velocissima, non voleva assolutamente rischiare di perdere il treno, infatti la valigia era nel corridoio già pronta da almeno tre giorni. Uscì di casa, prese la macchina e si avviò verso la stazione di Torino Porta Nuova, lasciò la macchina nel parcheggio sotterraneo e salì di corsa nell'atrio ...
    ... centrale della stazione.
    
    Arrivato nell'atrio, sollevò lo sguardo, cercando le indicazioni del suo treno, era perfettamente in orario, anzi, fortemente in anticipo di quasi un'ora, quindi decise di fare colazione al bar della stazione. Non voleva esagerare con il cibo quindi si accontentò di ordinare ordinare solo un cappuccino tiepido ed un mini croissant al miele e mandorle, anche se in effetti tutti i dolci presenti avevano un aspetto invitante. La povera ragazza del bar era da sola e quasi non riusciva a tenere a bada la marea di clienti che in continuazione ordinavano, povera, era da sola dover fare gli scontrini e servire al bar, e nonostante i suoi sforzi non riusciva ad essere veloce, le richieste erano troppo particolari. Giuseppe continuava nervosamente a guardare l'orologio avanzare, iniziava quasi a temere di dover saltare la colazione pur di non perdere il treno. Per fortuna arrivò un collega a dar man forte alla povera barista. Un bel ragazzo, forse sui 35 anni, barba media marrone ed occhi di un delizioso color ghiaccio, in un altro momento, anche solo un paio di mesi prima avrebbe fatto pensieri ben poco casti nei confronti di questo ragazzo. Terminata la colazione decise di iniziare ad appropinquarsi al binario. Una rapida occhiata al tabellone, il treno per Aosta era già pronto al binario 20.
    
    Si accomodò al proprio posto, occupò il seggiolino al finestrino, in modo da poter osservare il panorama e sistemò il proprio bagaglio nel seggiolino proprio di ...
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