1. Ricordi di un inconsolabile


    Data: 22/05/2023, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Inconsolabile 2, Fonte: EroticiRacconti

    ... l’aprii leggermente. C’era la luce soffusa di una sola abatjour.
    
    Vidi subito la scena: entrambi nudi, con lei a gambe larghe e lui con il volto sul pelo, a leccare. Guardai mia moglie e vidi nei suoi occhi lo sguardo già perso del godimento.
    
    Mi sedetti sulla poltrona e cominciai a godermi lo spettacolo.
    
    Lui si tirò su e le andò sopra. La prese con un colpo secco, tirandole su le gambe in modo che lo “cinturasse” attirandolo a sé. Lei cominciò a gemere, io a segarmi.
    
    Poi mi spogliai anch’io e andai sul letto, portandomi in ginocchio sulla faccia di lei. Non ci fu bisogno di chiedere nulla, lo prese in bocca subito e cominciò a succhiarlo con una certa forza. L’amico intanto continuava a dargliene.
    
    A un bel momento lei si liberò e lì per lì non capii che cosa volesse fare. Ma fu solo un attimo. Si girò e mentre lo faceva disse perentoria, come un ordine: “Mettimelo nel culo”. E così fu.
    
    Lei aveva il volto sul cuscino così potei fare segno all’amico, senza dire nulla, che poteva dare sberle. Lei non se la aspettava e la reazione fu quella che conoscevo: un urlo di piacere e tanti movimenti come per divincolarsi. Lui le dette un’altra sberla mentre io assentivo e a lei offrivo l’alternativa: “vuoi che smetta di incularti?”.
    
    “No, ancora”.
    
    “Dicci bene dove lo vuoi”
    
    “Nel culo”.
    
    “Dillo bene, non ho capito”.
    
    “Datemelo nel culo, lo voglio nel culo”.
    
    L’amico dette una lunga serie di colpi poderosi e altre due sberle. Alla seconda lei godette in ...
    ... maniera forte, rumorosa come era solita fare.
    
    Mi trovai a pensare che l’amico aveva una bella resistenza, visto che non era ancora venuto. Io avevo sborrato alla grande già quando ero seduto in poltrona. Il cazzo mi stava tornando al massimo dell’erezione.
    
    A quel punto fu l’amico che prese l’iniziativa.
    
    “Visto che sei così troia dobbiamo trattarti da vera troia” disse mentre si levava da addosso a lei e si coricava al suo fianco dopo avermi fatto spostare.
    
    “Vieni sopra, bagasciona”.
    
    Ma moglie obbedì docile. Io sapevo che le piaceva molto stare sopra e immaginai subito che cosa avrebbe fatto. Quando si fu impalata da sola, prese le mani di lui e se le portò sulle tette poi cominciò a dimenarsi. Per me lo spettacolo era esaltante. Mi tirai su e le detti un bacio sulla bocca.
    
    L’amico non aveva però ancora completato la sua manovra. Prese lei per le spalle e se la tirò sul petto, abbracciandola completamente e cercando la sua bocca. Lei si fece baciare, poi gli leccò il volto senza rendersi conto che lui con la mano mi aveva fatto un segno chiaro, a indicare di incularla.
    
    Mi misi in posizione e glielo puntai nel culo. Lei ebbe una leggera reazione come se non ci avesse pensato, poi mugolò un leggero “sì”. Io spinsi più brutalmente che potei. Pensavo “le piace” ma in realtà lo feci perché piaceva tantissimo a me.
    
    Non so quanto andammo avanti. Capii che l’amico era venuto una volta e cercava la seconda mentre mia moglie aveva goduto altre due volte. Io nel culo ...