1. La calda estate di Francesca 16


    Data: 21/05/2023, Categorie: Etero Autore: Ti Tento Io, Fonte: EroticiRacconti

    ... quella posizione.
    
    Oggi direi che mi stava scopando con gli occhi visto che le sue labbra tremavano dalla voglia di baciare ogni parte del mio corpo, specialmente di quella mia giovane fighetta.
    
    Dopo il servizio del pranzo, cominciai ad apparecchiare per la cena.
    
    Tutti erano nervosi, quella cena era un momento importate. Fui presa da un attacco di panico quando non trovai più u menù!
    
    Mi sembrava di averli messi sul tavolo ma non li vedevo più da nessuna parte.
    
    Poco prima mi era sembrato di aver visto il direttore sfogliarli…
    
    Magari gli aveva presi lui. Decisi di salire in camera sua per chiederglielo, mentre salivo le scale mi sentivo sempre più a disagio.”
    
    “Finalmeteeeeee… dai, adesso sembra che le cose di facciano più interessanti!” esclamò Sandro.
    
    Francesca si girò e li lanciò uno sguardo serio “Avevo chiesto di non essere interrotta! Non fare commenti!”
    
    Gli altri due con gli sguardi le fecero capire che l’appoggiavano.
    
    “La porta della camera del Signor Luca si aprì lentamente. Lui mi accolse con un sorriso sulle labbra chiedendomi di cosa avevo bisogno.
    
    Mi scusi Signor Luca, ma non trovo più i menù, non è che per caso gli ha presi lei?
    
    Mi fece segno di entrare. Vestiva solo di un pantalone della tuta. Il petto era nudo. Spalle larghe e ventre assolutamente piatto.
    
    Un brivido mi percorse il corpo per spegnersi tra le mie cosce. La figa si stava svegliando. Provai vergona a sentirmi così attratta da quell’uomo, che per me in realtà ...
    ... non era nulla se non un perfetto sconosciuto.
    
    E poi aveva forse il doppio dei miei anni!
    
    Forse sono sulla scrivania accanto alla lista degli ospiti, mi disse con calme.
    
    Sentì poi il suo odore di maschio. Fui avvolta da qualcosa che accarezza l’idea di timore o paura mista ad eccitazione.
    
    Cosa vuoi che succeda, meglio che mi sbrighi. Ora scendo e prendo i menù e finisco di apparecchiare, dissi tra me e me.
    
    Ma le cose non andarono proprio così.
    
    Ne fui certa non appena avvenne il nostro primo contatto fisico. Il Signor Luca infatti, pose una mano sulla mia spalla, era decisa e ferma. Ebbi ancora un brivido. Un sussurro.
    
    La paura mi bloccava mente lui con fare sicuro e voce seducente mi diceva che era molto contento dei miei progressi.
    
    Avevo le mani lungo i fianchi e cercavo inutilmente di lisciarmi la maglietta, non riuscivo a muovermi,
    
    Non starai ancora pensando al vassoio, vero? Succede, vedrai, col tempo imparerai ne sono più che sicuro. In effetti sei qui per imparare, no? Disse lui mentre la sua mano scorreva lungo la mia schiena.
    
    Mi tremava il ventre e temevo che le mie gambe, prima o poi, avrebbero ceduto.
    
    Volvevo ribattere, dire qualcosa, scusarmi ancora, promettere di fare meglio, ma non una parola riuscì ad uscire dalle mie labbra.
    
    Ero vicina alla scrivania quando sentì le sue mani virili posarsi sulle mie mani.
    
    Serravo le cosce, cercavo di contenere l’eccitazione che come un uragano si stava impadronendo della mia mente e del mio ...
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