1. Lo stagista 1


    Data: 20/05/2023, Categorie: Sentimentali Autore: Harael12, Fonte: EroticiRacconti

    ... staccammo, lo guardai perplessa chiedendogli, se lo penso oggi in modo davvero stupido “a che ora raggiungi i tuoi amici” e lui asserì che mentre eravamo seduti aveva mandato un messaggio per dire che non sarebbe più uscito con loro.
    
    Inebetita da tutto lo guardai e lui ruppe letteralmente il ghiaccio con un laconico, “andiamo da te?”, non sapevo come rispondere e mi uscì un “sì”, un’affermazione spinta certamente dal momento.
    
    Lo vedevo dallo specchietto retrovisore e mi domandavo cosa fosse successo, potevo essere sua madre e lo avevo invitato a casa mia, ma non di certo per vedere un film e mangiare un gelato sul divano, a mano a mano che passavano i chilometri salì la paura, “cosa si sarebbe aspettato?”, “cosa avrebbe potuto chiedermi?”, “ma voleva quello? E io lo voglio?”, arrivai davanti al passo carraio.
    
    Parcheggiai in garage e salimmo in ascensore, io abito al secondo piano in un piccolo trilocale, lo feci accomodare e gli chiesi se volesse qualcosa, “un bicchiere d’acqua frizzante”, recuperai due bicchieri, li misi su di un vassoio con la bottiglia e tornai in salotto, si era accomodato sul divano, mi sedetti accanto a lui, ci fu un momento di silenzio, dove l’unico suono nella stanza furono i bicchieri sul tavolo:
    
    o Rosa a me tu piaci.
    
    o Ma cosa dici Davide, potrei essere tua madre, dai..
    
    o Mia madre non è sexy come te nel vestire, non è divertente ne spiritosa, anche perché mia madre è una vera palla.
    
    o Dai Davide.. non si dice, povera ...
    ... signora.
    
    Ma poi non è il caso, io farò finta che non sia successo nulla, non preoccuparti il nostro rapporto rimarrà identico.
    
    o Rosa non mi interessa, io voglio te.
    
    o Ma non scherzare, cosa vuoi trovarci in una come me, con tutte le ragazze che ti correranno dietro.
    
    La sua risposta fu prendermi le mani, iniziò ad accarezzarmele, il suo viso si avvicinava al mio, capii in quel momento che il suo desiderio non sarebbe stato placcato da semplici parole, arretrai con la schiena fino a sbilanciarmi ed appoggiarmi con la stessa sul bracciolo, quello che voleva essere una fuga per declinare, si tramutò in una trappola, tanto che lui ne approfittò appoggiandosi a me, mise nuovamente le labbra sulle mie e ricominciammo, le mie ultime remore furono allontanate quando le sue mani iniziarono ad accarezzarmi prima il seno e poi una coscia sollevandomi il vestito.
    
    La mia bramosia aumentò, gli scostai il viso invitandolo ad andare in camera, ci alzammo, mi tolsi le scarpe, gli chiesi di fare lo stesso, odio profondamente che qualcuno le indossi nella zona notte, vi ci trasferimmo, ed iniziai a spogliarmi calandomi il vestitino, sentivo il peso dei suoi occhi sul mio corpo, lo riposi e mi girai, lo trovai completamente nudo, io indossavo ancora le mutandine ed il reggiseno, si inginocchio sul letto invitandomi a raggiungerlo, per lui sembrava tutto così facile e ovvio, per me una barriera che cadeva di volta in volta.
    
    Negli ultimi tre anni avevo avuto dei saltuari rapporti sessuali, ...