1. Lo stagista 1


    Data: 20/05/2023, Categorie: Sentimentali Autore: Harael12, Fonte: EroticiRacconti

    ... giovedì sera al termine della giornata, da quando lo studio si è trasferito in un grande centro servizi, il Dottore fa chiudere lo studio un’ora prima e offre l’aperitivo, è un suo modo per ringraziarci e mantenere le redini, anche perché dopo un paio di bicchieri di alcool diventa un vero e proprio confessionale.
    
    Arrivò il giorno dell’aperitivo e come spesso accadeva Davide si era seduto vicino a me, erano i primi giorni d’estate, indossavo un vestitino fino al ginocchio nero con dei pois bianchi e una scarpa aperta con un tacco di circa otto centimetri, ci tengo a fare una precisazione, prima vestivo in maniera quasi bigotta, ma dopo il periodo di assestamento e spronata dalla mia migliore amica ho buttato via tutto, comprese le orribili ballerine variopinte che indossavo sempre, passando per il taglio dei miei lunghi capelli, tacchi, gonna e qualche generosa scollatura, fino a far fiorire una nuova Rosa.
    
    Ogni stagista lo consideravo come un figlio ed ogni volta che finivano mi piangeva il cuore che dovessero andarsene, ma nessuno come lui mi è entrato in simpatia; tanto che avevo chiesto al Dottore di farci un pensiero a tenerlo con noi a fine stage; seduti al bar dopo il primo giro già terminato e la seconda caraffa in procinto di arrivare, ridavamo della pazzia di alcuni clienti e come spesso accadeva il Dottore allacciava aneddoti di quando eravamo solo noi due e il nostro cliente storico ci chiedeva alle nove di sera di fare le assunzioni e ovviamente non era ...
    ... tutto facile e telematico come oggi; i ragazzi ridevano di noi vecchi dinosauri in via di estinzione e in primis Davidino, quando spiegavamo che facevamo tutto con i soli fogli excel.
    
    Verso le otto della sera il Dottore si alzò per andare a pagare e tutti ci alzammo, Davide rimase seduto dicendo che sarebbe dovuto uscire con degli amici, così dato che non avevo nulla da fare dissi agli altri che mi sarei fermata anche io per fargli compagnia.
    
    Prendemmo un pezzo di pizza e una piadina per sgranocchiare qualcosa e scherzosamente gli chiesi se usciva con qualche ragazza, lui sbarrò gli occhi, come se non si aspettasse un quesito del genere, poi arrossendo disse di no, che da un po’ di tempo era single e che stava bene così, ovviamente mi rendevo conto che poteva essere mio figlio, seppur fosse un bel ragazzo.
    
    Il bar stava per chiudere, così ci alzammo e ci dirigemmo verso la mia macchina ed il suo scooter, arrivati al parcheggio dietro l’edificio ci salutammo, salii sulla macchina e prima di partire lo vidi smanettare al cellulare, mi avvicinai feci scendere il vetro per salutarlo nuovamente, mi ricordo perfettamente le parole precise “ciao Davidino, non fare tardi questa sera, a domani. Ma tutto bene?”, lui scese, appoggiò il casco sullo specchietto dello scooter, venne verso di me, mise la testa all’interno dell’abitacolo e mi baciò, rimasi stupefatta a quel bacio a stampo, poi le nostre lingue iniziarono ad intrecciarsi, non capivo dove fossi e cosa stessi facendo, ci ...