1. Linda la nerd – Capitolo 22


    Data: 14/05/2023, Categorie: Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Etero Autore: I racconti di William, Fonte: RaccontiMilu

    ... luccicante e tirata a lucido sobbalzò rumorosamente svoltando dalla statale ed entrando nel parcheggio. Il riflesso occhieggiò un paio di volte sullo spoiler posto sopra il baule mentre i freni facevano stridere le gomme a poco più di un metro dalla ragazza. Il finestrino oscurato del guidatore si abbassò mostrando il volto disgustoso di Mauro, che le piantò gli occhi sul seno generoso. – Ciao, bella figa. – disse, prevedibile quasi più del sorgere del sole a oriente. Francesca aveva respirato a fondo per rilassarsi già quando aveva riconosciuto l’automobile, ma il cuore batteva comunque all’impazzata, e non era quel battito felice che aveva accolto ogni apparizione del bel Daniele. – Ciao, Mauro. – disse lei, cercando di non mostrare nessuna emozione. – Ho bisogno del tuo aiuto. – Lo so, bella figa. – rispose lui, appoggiando un braccio nel vano del finestrino. – E tu sai cosa voglio io. Questa volta Francesca non riuscì a celare un’espressione di disprezzo sul suo volto. Scivolò dal sellino del motorino e, guardando Mauro gli disse: – Ti aspetto nel vicolo. – “Lurido pezzo di merda” riuscì a pensarlo soltanto senza farlo uscire dalla propria bocca. – Quando sarai in tiro troverai il posto dove infilarlo. L’uomo mostrò quel sorriso sghembo che lo rendeva ancora più – Oh, no. Oggi niente vicolo. Francesca, che aveva percorso quasi un paio di metri, tornò indietro. L’idea di farsi fottere in un vicolo non le piaceva, ma, in quel caso, una variazione di cosa temeva quasi la ...
    ... terrorizzò. – Cosa? – Sali in macchina, bella figa. – le ordinò Mauro, indicando il sedile del passeggero con un cenno del capo. – Andiamo in un posto migliore. Francesca non apprezzò molto la proposta, la sua mente che ripescava ogni possibile problema collegato alla sua presenza su un’auto da sola con quel pervertito, che non avrebbe avuto problemi ad allungare le mani e metterle ovunque. E poi odiava fare sesso su un’auto, soprattutto su quella. Ma, nonostante questo, dopo qualche istante trascorso a pensare, non vedendo alternative, decise comunque di accettare la proposta di Mauro. Girò attorno al cofano, aprì la portiera e salì a bordo. Fu stupita nello scoprire quanto fosse pulita l’auto, nemmeno fosse uscita mezz’ora prima dalla concessionaria: non c’era un pezzo di carta a terra o una particella di polvere sulla plastica della plancia. Evidentemente, quando Mauro non era a scuola a fare il coglione, o a cercare di impalare qualche “bella figa” con il suo cazzo sovradimensionato, si prendeva cura della sua auto. Cura maniacale della sua auto, più esattamente. Il sedile era uno di quelli da rally, che avvolse la ragazza fino a causarle un senso di claustrofobia, scomodo più di quanto si fosse aspettata. Però, pensò, tutto sembrava indicare che, almeno, non avrebbero fatto sesso in auto: di certo, l’uomo non avrebbe voluto sporcare gli interni di sborra o bava. – Legati, bella figa. – le ordinò Mauro, impaziente di partire. Francesca controllò a destra, ma non vide ...
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